Nel decreto legge di ieri 180 giorni per predisporre il voto elettronico. Alle urne ad ottobre

Elezioni Odg: Draghi concede altri 6 mesi

ROMA – Proroga di ulteriori 6 mesi del termine per lo svolgimento delle elezioni dell’Ordine dei giornalisti. L’ha prevista il Governo Draghi ed è contenuta nel decreto legge 1 aprile 2021 n. 44 (“Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Sars-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”) pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 79 ed immediatamente in vigore.

Mario Draghi

Nella bozza di ieri il termine era previsto in 150 giorni, ma ragionevolmente è stato elevato a 180 per scongiurare l’ipotesi di concentrare gli adempimenti elettorali nel mese di agosto. Pertanto, ragionevolmente, si dovrebbe votare ad ottobre.
All’articolo 7 del Capo II (“Disposizioni urgenti concernenti termini in materia di giustizia, di lavoro, di rendicontazione del Servizio sanitario regionale nonché per il rinnovo degli organi degli ordini professionali”) sono previste, infatti, le «Misure urgenti in materia di elezioni degli organi dell’ordine professionale di cui alla legge 3 febbraio 1963, n. 69».
«Il consiglio nazionale dell’ordine professionale di cui alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, – è scritto nel decreto – può disporre, al solo fine di consentire il compiuto adeguamento dei sistemi per lo svolgimento con modalità telematica delle procedure, in relazione a quanto previsto all’articolo 31, comma 3, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, un ulteriore differimento della data delle elezioni, da svolgersi comunque entro un termine non superiore a centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto».

Carlo Verna

Dunque, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, che nei giorni scorsi ha sciolto ogni riserva per la sua conferma al vertice del principale istituto di categoria dei giornalisti, avrà tutto il tempo per predisporre le procedure per lo svolgimento delle elezioni con modalità telematica, confermando l’incarico ad Invitalia o affidandosi ad altre piattaforme, come già avvenuto per le elezioni di altri ordini professionali. (giornalistitalia.it)

Verna: “Speriamo di votare in modalità mista”

«Il differimento delle elezioni dell’Ordine dei giornalisti di 180 giorni che il decreto legge appena varato dal Governo – commenta il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna – consente, oltre a ratificare il corretto operato del Cnog, scioglie definitivamente il nodo venutosi a creare a causa del contrasto fra i tempi a disposizione per votare e quelli necessari, sulla base del codice degli appalti, per il corretto affidamento della piattaforma utile a consentire al giornalista elettore di esprimersi pure in via telematica. Ora possiamo dire che sarà possibile farlo».

Marta Cartabia

«Il regolamento approvato nei mesi scorsi – afferma Verna – prevede anche il voto in presenza, al quale si può rinunciare in caso di eventi eccezionali che lo impediscano. Per cui l’auspicio che si possa votare in modalità mista, che è pure un augurio al Paese provato dalla pandemia perché in tal caso significherà aver superato l’emergenza sanitaria, si abbina alla certezza che il voto, appena assegnato l’appalto, non potrà subire ulteriori differimenti».
L’Esecutivo del Cnog, riunitosi stamattina, ha già disposto l’immediata ripresa del tavolo con Invitalia per firmare la convenzione preliminare. Un’ulteriore riunione allargata è prevista subito dopo Pasqua, così come è stata programmata la ripresa delle attività di consiliatura a cominciare dalla convocazione delle commissioni statutarie, fino all’assemblea plenaria.
«Alla soddisfazione per questa importante ripartenza – conclude il presidente del Cnog – va abbinato un doveroso e sentito ringraziamento al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, e agli alti dirigenti del dicastero di via Arenula. La loro sensibilità, cura e attenzione danno fiducia anche per la questione che riguarda gli esami professionali che il decreto lascia sospesi ancora, secondo una prima lettura, fino al 30 aprile». (giornalistitalia.it)

 

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