Il Ministero della Giustizia premia la linea Verna. Voteranno anche Campania e Lombardia

Elezioni Odg a novembre: vince la legalità

Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti

ROMA – Anche Lombardia e Campania hanno formalmente indetto le elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali e nazionale nelle date indicate, dopo la prima mancata convocazione, dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, su indicazione unanime dell’Esecutivo. Il voto per il rinnovo del Consiglio nazionale è, dunque, definitivamente fissato per domenica 8 novembre in prima convocazione e, poi, per domenica 15 e domenica 22 in caso di ballottaggio.
«Si pone così fine – sottolinea Verna – a una polemica sterile, caratterizzata purtroppo da dialettica poco solidale e da qualche frase fuori posto. C’era diversità di vedute – rileva il presidente del Cnog – non su una banalità, ma sulla sicurezza del voto e la salute dei colleghi in epoca di pandemia coi contagi di nuovo in aumento. Fatti oggettivi che hanno riguardato la categoria lo confermano».
Verna ricorda che «c’era, poi, la specificità della consultazione elettorale dei giornalisti che, per legge, non consente il voto elettronico, non può evitare confluenze da tante diverse località su oltre tre seggi per regione e non può ampliare l’esiguo numero di ore di voto a disposizione – appena otto – con operazioni di sanificazione da ripetere e con la massima partecipazione, peraltro incerta nei numeri effettivi da garantire. Non era nei poteri del Cnog cambiare queste cose né costringere alcun Ordine regionale a desistere dalle proprie valutazioni».
«Grazie all’attenzione e all’esame obiettivo della questione da parte del Ministero della Giustizia, il nostro lavoro per trovare un punto certo di approdo – sottolinea Verna – ha avuto successo. Ora tutto ciò che dipende dal sistema ordinistico è a posto e si può procedere, avendo scrupolosamente osservato tutte le regole, al rinnovo degli organismi collegiali nella piena legalità e nel rispetto della democrazia». (giornalistitalia.it)

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