Approvata dall’Assemblea nazionale dei delegati: Fondazione, Sms e Casagit Servizi

Disco verde alla nuova Casagit che si fa in 3

L’Assemblea Nazionale Straordinaria dei delegati della Casagit

ROMA – Con 61 voti a favore e 4 astenuti (su 80 aventi diritto al voto), l’Assemblea nazionale dei delegati della Casagit, riunita a Roma in sessione straordinaria, ha approvato con maggioranza qualificata la delibera sul processo di trasformazione della Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani, già votata all’unanimità dalla Commissione di riforma dell’assetto istituzionale e dal Consiglio di amministrazione.
Con questo voto è così iniziato ufficialmente il percorso di trasformazione della Casagit in due soggetti giuridici: una fondazione di scopo e una società di mutuo soccorso. I due enti avranno compiti diversi ma un’unica finalità: la tutela della salute dei giornalisti italiani. Al fianco della Fondazione opererà, inoltre, la Casagit Servizi.
L’obiettivo è quello di consentire alla attuale Cassa un’evoluzione che permetta di affrontare le difficoltà prospettiche del settore, mantenendo la governance dei processi decisionali in capo ai giornalisti e tutelando il patrimonio fin qui accumulato in 45 anni di attività. Non solo: attraverso la definitiva trasformazione da associazione non riconosciuta a società di mutuo soccorso, Casagit metterà la propria esperienza e le proprie competenze a disposizione di altre categorie produttive e dei singoli cittadini.

Daniele Cerrato

“Si tratta – afferma il presidente Daniele Cerrato – di un percorso di cambiamento condiviso e sostenuto da una serie di approfondimenti tecnico giuridici confluiti nel lavoro della Commissione Assetto Istituzionale, approvato dal Cda e finalmente sottoposto al voto dell’Assemblea dei delegati”.
“È un passaggio storico – aggiunge Cerrato – quello che la Cassa di assistenza dei giornalisti italiani si accinge a realizzare. Dopo anni di preparazione, siamo entrati finalmente nel vivo delle questioni tecniche e giuridiche”.
“Il voto positivo dell’assemblea – sottolinea il presidente della Casagit – è il primo passo per camminare su una nuova strada e dare stabilità al welfare sanitario di una professione in profonda trasformazione che da anni subisce ridimensionamenti e tagli su ogni fronte”.
L’assemblea ha dato formale mandato al Cda di mettere a punto una bozza dello Statuto della Fondazione Casagit, da sottoporre all’approvazione dell’assemblea nazionale dei delegati entro il mese di giugno 2019 ed il progetto di trasformazione della Casagit in società di mutuo soccorso, secondo le modalità discusse e approvate in assemblea. Una volta costituita la Fondazione, l’associazione Casagit si trasformerà in società di mutuo soccorso per poter, attraverso i meccanismi della mutualità mediata, la costituzione di un fondo pluriaziendale e uno ad adesione individuale, aprirsi a un mercato per la tutela della salute sempre più alla ricerca di risposte come quelle che oggi Casagit offre ai giornalisti italiani.
Il progetto prevede che la Casagit nel suo nuovo assetto resti di fatto – per la popolazione giornalistica che la sostiene e ne fruisce – lo strumento che abbiamo conosciuto finora. I meccanismi di governance della fondazione saranno determinati dalla società di mutuo soccorso, senza generare moltiplicazioni di poltrone e ruoli.

Francesco Matteoli

“L’elemento di novità – spiega il direttore Francesco Matteoli – sarà la costituzione di una fondazione di scopo, in cui verranno trasferite la maggior parte delle risorse che oggi Casagit ha accumulato come riserva tecnica. La società di mutuo soccorso sarà un ente parte del terzo settore, di natura associativa, con personalità giuridica, nella quale resterà centrale la figura del socio mentre la fondazione, ente di natura patrimoniale e con personalità giuridica, opererà fuori del perimetro del terzo settore. Essa garantirà il welfare sanitario dei giornalisti fornendo servizi socio assistenziali, integrazioni e/o erogazioni straordinarie attraverso la commissione permanente”.
Per quanto riguarda gli altri progetti in corso, Matteoli ha illustrato i termini della nuova convenzione tra Inpgi e Casagit, che prevede un piano sanitario e assistenziale dedicato a 6 mila iscritti alla gestione separata Inpgi in possesso dei requisiti di reddito stabiliti dall’istituto di previdenza. L’adesione sarà su base volontaria, con contributo a carico dell’Inpgi.
Sono poi stati presentati i primi, incoraggianti, risultati della riforma del sistema anagrafico contributivo varata lo scorso anno che, attraverso la trasformazione della decadenza in una sorta di sospensione temporanea del vincolo associativo (della durata massima di 3 anni) e la riapertura dei termini di adesione, intende concedere più elasticità e flessibilità al sistema per facilitare il mantenimento dell’iscrizione o il rientro in Casagit da parte dei soci.
Il presidente Cerrato ha, quindi, aggiornato l’assemblea sull’interlocuzione in corso con il Ministero della Salute, in merito a possibili revisioni della normativa sull’anagrafe dei fondi sanitari. Sul tavolo la possibilità che si riveda al rialzo la soglia minima (attualmente fissata al 20%) delle prestazioni integrative rispetto al Servizio Sanitario

Carlo Parisi

Nazionale che ogni fondo è tenuto ad erogare. Requisito sul quale Casagit già oggi è ben posizionata: il 35% delle prestazioni erogate dalla cassa dei giornalisti sono infatti di natura integrativa rispetto a quanto erogato dalla sanità pubblica.
Intervenendo all’Assemblea Nazionale della Casagit, il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, rappresentante del sindacato dei giornalisti in Consiglio di amministrazione, ha espresso “soddisfazione per la condivisione di un percorso, nei giorni scorsi approvato dalla Giunta Esecutiva Fnsi, finalizzato a mantenere la governance in capo ai giornalisti, tutelare il patrimonio e garantire congruità tra contribuzioni e prestazioni. Un percorso che, dunque, dovrà essere garantito dagli statuti dei tre soggetti che si vanno a costituire (fondazione, società di mutuo soccorso ed srl) all’interno dei quali dovere della Fnsi è quello di vigilare sulla destinazione del contributo contrattuale del 3,60% al fine di valutare costantemente la congruità tra la contribuzione versata dai giornalisti e le prestazioni erogate dalla Casagit”. (giornalistitalia.it)

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