L’inchiesta giudiziaria sull’omicidio della giornalista nel libro di Carlo Bonini

Daphne uccisa ne “L’isola assassina”

Daphne Caruana Galizia: domani, 16 ottobre, il primo anniversario del suo assassinio

ROMA – È diventata un libro l’inchiesta giudiziaria che riguarda Daphne Caruana Galizia, la giornalista di Malta fatta saltare in aria da una bomba collocata nella sua automobile. Una storia piena di dubbi e incertezze. La verità, oggi, sembrerebbe ancora lontana.
L’autore del saggio è Carlo Bonini, giornalista che, dopo aver mosso i primi passi al Manifesto, è approdato a Repubblica e al Corriere della Sera.
Le pagine del libro sono ispirate dagli articoli che proprio lui aveva scritto per i quotidiani e sono frutto di ricerche e approfondimenti operati nel mondo dell’economia e della politica.
“L’isola Assassina” è il titolo della pubblicazione (casa editrice Feltrinelli, 224 pagine, 13,60 euro).
Il saggio comincia con la descrizione dell’omicidio di Daphne. Era il 16 ottobre 2017, lei era salita in auto, una Peugeot 108, ma, accendendo il motore, ha innescato l’ordigno che è esploso lanciando le schegge della deflagrazione anche a 170 metri di distanza.
Fin da subito è sembrato che il perché del delitto dovesse cercarsi nell’attività pubblicistica della vittima. Daphne (che era stata una firma del Sunday Times e del quotidiano “The Malta Independent”) era titolare di un blog – Running Commentary – attraverso il quale si occupava di temi scottanti: riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale e collusioni internazionale di poteri forti che si erano saldati in nome di interessi reciproci. Da qui la sua partecipazione alla Accuse specifiche con nomi e cognomi a cominciare dalle complicità che riguardavano gli uomini di governo.
Dunque, notizie pesanti. “Nei palazzi istituzionali – scrive Bonini – il primo clic sul computer, iniziando il lavoro, era per vedere che cosa avesse scritto Dapne. Ed era anche l’ultimo, prima di chiudere l’ufficio, per controllare quali fossero stati gli aggiornamenti”.
Non c’è dubbio che quel sito Internet stava dando fastidio e, per quella strada, avrebbe potuto creare difficoltà a chi pretendeva di continuare ad accumulare ricchezze senza essere disturbato.
Carlo Bonini, sulle tracce di Daphne, ha ripreso le fila della coraggiosa inchiesta internazionale che ha rivelato il centro di un inquietante sistema di corruzione e crimine organizzato. Nella ricostruzione della storia tragica di una giornalista, mostra che il cuore corrotto dell’Europa si trova nella sua periferia e riguarda tutti.
Purtroppo, le trame che hanno portato alla morte di una intrepida giornalista restano ancora avvolte nella nebbia dell’incertezza. Gli inquirenti hanno annunciato di aver arrestato tre persone – Vincent Muscat, George e Alfred Degiorgio – che sarebbero gli esecutori materiali dell’attentato. Altre dieci persone sono inquisite a vario titolo.

Carlo Bonini

Si è potuto accertare che, all’interno degli organi di polizia, esisteva una talpa capace di far filtrare indiscrezioni utili a evitare i controlli per facilitare i traffici clandestini.
Ma quanto ai mandanti, oltre ai sospetti e alle supposizioni, occorre accontentarsi dei soli punti interrogativi che rappresentano – contemporaneamente – l’impotenza della giustizia e il dramma delle persone per bene. (giornalistitalia.it)

 

 

 

 

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