Il Ministero dell’Interno: si rischia la denuncia per “procurata epidemia colposa”

Coronavirus: nuova autodichiarazione

ROMA – Il Ministero dell’Interno ha predisposto un nuovo modello di autodichiarazione, in caso di spostamenti, che contiene un’ulteriore voce con la quale l’interessato deve assicurare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. 8 marzo 2020 che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus “COVID-19”.
Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.
In buona sostanza, vengono inaspriti i provvedimenti nei confronti di coloro i quali si trovino in quarantena per ordine dell’autorità sanitaria, siano essi affetti da Coronavirus o soggetti particolarmente a rischio.
Per chi dovesse violare l’obbligo della quarantena scatterà la denuncia per il reato di “procurata epidemia colposa” che prevede dai 3 ai 12 anni di reclusione in carcere.
Ai giornalisti – naturalmente non sottoposti a quarantena – costretti ad uscire dalla propria abitazione per recarsi sul posto di lavoro o spostarsi per servizio sul territorio, consigliamo di aggiungere all’autorichiarazione di “essere iscritto/a all’Ordine dei giornalisti con numero di tessera professionale…”.
Ovviamente, in questo grave momento di emergenza nazionale, non ci stanchiamo di ripetere che per “esigenze lavorative” si intende l’inderogabile necessità di spostarsi, propria di chi svolge effettivamente la professione giornalistica, non il vezzo di chi è semplicemente iscritto all’Albo professionale e, invece, deve starsene tranquillamente a casa per non mettere a rischio la propria salute e quella degli altri. (giornalistitalia.it)

ECCO LA NUOVA AUTODICHIARAZIONE:
Il nuovo modulo

 

 

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