Sinovac a giapponesi e reporter di altri Paesi, familiari compresi, che si trovano a Pechino

Cina: vaccini ai giornalisti stranieri

PECHINO (Cina) – La Cina da martedì ha reso disponibili vaccini anti Covid-19 per i giornalisti, sia  giapponesi che provenienti da altre nazioni. Lo ha riferito ieri l’agenzia di stampa giapponese Kyodo News secondo la quale molti giornalisti stranieri e i loro familiari, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, hanno ricevuto a Pechino il vaccino Sinovac, che ha un costo di 90 yuan (13,8 dollari). La seconda dose sarà somministrata ad aprile.
Secondo l’agenzia, prima di essere vaccinati, i giornalisti hanno firmato un documento in cui era specificato in lingua inglese che: “nessun vaccino è efficace al 100%, e poiché le condizioni personali di salute variano da un individuo all’altro, alcuni potrebbero comunque essere infettati o
presentare sintomi dopo l’inoculazione”.
In un altro documento si legge, invece, che “al fine di facilitare il lavoro e la vita” ai giornalisti stranieri che si trovano a Pechino, la Cina ha deciso di offrire loro le vaccinazioni, aggiungendo che “i destinatari delle formulazioni dovranno comunque rispettare tutti i requisiti di prevenzione e controllo dopo l’inoculazione”.
I soggetti che hanno ricevuto il vaccino sono rimasti sotto osservazione medica per 30 minuti. L’iniziativa ha preso il via subito dopo l’annuncio di Shanghai, altra città cosmopolita della Cina, di un piano di inoculazione contro il Covid-19 dedicato agli stranieri.
Le autorità municipali hanno annunciato martedì sera che saranno idonei a ricevere le formulazioni nazionali gli stranieri che soddisfano i requisiti, rendendo Shanghai la prima città cinese a rendere pubblico un piano di inoculazione per i cittadini esteri. (ansa-xinhua)

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