Fnsi: solidarietà ai giornalisti e appello per un’editoria seria e garantita da regole certe

Il caso “l’Ora” rilancia l’esigenza dello “Statuto di impresa”

Franco Siddi e Carlo Parisi

Franco Siddi e Carlo Parisi

ROMA – “Se in Italia, per l’editoria, vigesse un serio statuto dell’impresa simile al codice etico della Lega calcio inglese per le proprietà delle squadre di football, probabilmente, non avremmo oggi il rischio chiusura de «l’Ora della Calabria».
Lo affermano Franco Siddi, segretario generale della Federazione della Stampa, e Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, sottolineando che “l’accorato allarme lanciato dal Comitato di redazione, perché imprenditori onesti si facciano avanti a salvare le possibilità di far circolare la libera informazione in una regione delicata come la Calabria, ha la piena solidarietà di tutto il Sindacato Giornalisti della Calabria e della Federazione Nazionale della Stampa Italiana”.
“Alla magistratura, che sta compiendo il suo dovere”, l’invito di Siddi e Parisi a “far luce presto su tutte le eventuali problematiche. A chi intendesse seriamente fare editoria, l’appello a trovare forme di gestione che consentano la prosecuzione dell’attività editoriale in condizioni di massima trasparenza e sicurezza, sganciata da qualsiasi altro interesse che non sia quello di non far mancare il bene informazione, valore di interesse pubblico per la democrazia e il pluralismo”.
Segretario e vicesegretario della Fnsi ricordano, infatti, che “un serio statuto di impresa – battaglia che il Sindacato dei giornalisti rilancia con forza in questa circostanza specifica – non avendovi mai rinunciato, nonostante i ripetuti silenzi istituzionali e politici – avrebbe messo l’industria dell’informazione del nostro Paese al riparo da gravi guai e almeno alla pari con il rigore etico della Lega calcio inglese, che pure non ha obblighi speciali sui beni comuni”.
Il Sindacato dei giornalisti, nel denunciare, ancora una volta, “stridenti e gravi vuoti per le garanzie che devono offrire alla collettività le imprese dell’informazione libera e plurale, rinnova la preoccupazione per le sorti de «l’Ora della Calabria” e per i posti di lavoro dei colleghi ai quali conferma la massima solidarietà”.

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