È l’imprenditore Yorgen Fenech, vicino al premier maltese: Daphne indagava su di lui

Caruana Galizia: arrestato il presunto mandante

Daphne Caruana Galizia

LA VALLETTA (Malta) – La polizia maltese ha arrestato l’imprenditore Yorgen Fenech nell’ambito delle indagini per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017. L’uomo, ad del Tumas Group e direttore delle operazioni della centrale elettrica Electrogas, è stato intercettato dagli agenti mentre stava lasciando l’isola a bordo del suo yacht da Portomaso, a nord de La Valletta.
Fenech è proprietario anche della società 17 Black, portata alla luce dalla giornalista divenuta scomoda per il suo lavoro d’inchiesta che le è costato la vita.
L’arresto dell’imprenditore arriva all’indomani della decisione del primo ministro maltese, Joseph Muscat, di garantire la grazia presidenziale a un uomo (Melvin Theuma, ndr), sospettato di essere l’intermediario tra la mente e gli esecutori materiali dell’assassinio, che sosteneva di conoscere il mandante del piano volto a eliminare la scomoda reporter.
Il sospetto intermediario è stato arrestato giovedì scorso dalla polizia maltese, in un’operazione congiunta con gli agenti dell’Interpol, ed è stato ascoltato nei giorni scorsi dagli inquirenti che lavorano all’assassinio di Caruana Galizia, fatta saltare in aria mentre era alla guida della sua auto, il 16 ottobre 2017.
La tesi è che l’uomo sia stato il collegamento tra il mandante dell’omicidio e gli uomini che hanno reperito l’esplosivo e lo hanno poi materialmente fatto detonare, uccidendo la donna. All’uomo è stata offerta una “grazia condizionata” all’effettiva conferma, in tribunale, delle prove fornite sull’omicidio. Meno di 24 ore dopo, l’operazione della polizia che ha bloccato Fenech.
17 Black è un fondo segreto domiciliato a Dubai e legato agli interessi del ministro del Turismo, Konrad Mizzi, e del capo di gabinetto del premier, Keith Schembri: era stata la stessa Caruana Galizia, alcuni mesi prima del suo omicidio, a scrivere nel suo blog di questa società, senza tuttavia riuscire a concludere le indagini.
Per l’ex leader dell’opposizione maltese, Simon Busuttil del Partito Nazionalista, l’arresto dell’imprenditore è un colpo per il premier che «si deve dimettere ora e lasciare che la giustizia faccia il suo corso». (agi)

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