Grave intimidazione al giornalista Giovanni Taormina: “Scosso, ma non mi fermo”

Busta con due proiettili alla Rai di Udine

La lettera con i due proiettili recapitata alla redazione Rai di Udine (foto Rainews)

UDINE – Stamattina il collega della Tgr Rai Fvg Giovanni Taormina ha ricevuto in redazione a Udine una lettera contenente due proiettili e un ritaglio di giornale con una sua fotografia cerchiata. Una grave intimidazione a un collega che si è sempre occupato di criminalità organizzata, da tempo presente in forze anche nel Friuli Venezia Giulia, che un tempo era considerata “isola felice”. Lo rendono noto il Cdr della Tgr; la Rai Fvg, italiana e slovena; l’Usigrai; l’Assostampa Fvg e la Federazione nazionale della Stampa italiana.
«Al collega e alla redazione – spiegano – è subito arrivata la solidarietà da parte delle organizzazioni sindacali dei giornalisti, regionali e nazionali. Certi che Giovanni Taormina ovviamente continuerà a fare il suo lavoro con la stessa serietà del passato, senza lasciarsi intimidire».

Giovanni Taormina

Il grave caso di intimidazione arriva appena due giorni dopo il fallito attentato a Floriana Bulfon, giornalista friulana che lavora da anni a Roma per Repubblica e L’Espresso, e che ha trovato nella sua automobile una bottiglia molotov per fortuna non innescata.
«Questi due episodi – concludono Cdr della Tgr, Rai Fvg italiana e slovena, Usigrai, Assostampa e Fnsi – sono solo gli ultimi di una lunga escalation di intimidazioni, minacce, aggressioni verbali e fisiche ai danni dei giornalisti, che sono un attacco diretto al diritto costituzionale di informare e essere informati, davanti al quale le istituzioni sono chiamate a dare una risposta».
«Sono umanamente scosso, questa minaccia mi dà la forza di impegnarmi ancora di più sui fatti di cronaca che ho seguito in questi anni». Queste le parole del giornalista della Tgr Rai Fvg, Giovanni Taormina, raccolte dal direttore della Tgr Rai, Alessandro Casarin, che le ha riferite ai microfoni del Gr Fvg.
«Dopo l’arrivo della busta con i proiettili ho parlato con il collega Giovanni Taormina», ha spiegato Casarin.
«A Giovanni ho assicurato la totale solidarietà e vicinanza della direzione e dei giornalisti della Tgr. Conosco il suo impegno sul fronte della cronaca nera, le sue interviste ai pentiti di mafia e contro il traffico e lo spaccio di droga. Sono certo – ha concluso – che continuerà a fare il suo lavoro di cronista in prima linea alla ricerca della verità».

MORRA: «SOTTO ATTACCO LA STAMPA CHE INDAGA SULLE MAFIE»

Nicola Morra

Arriva a stretto giro la solidarietà del presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra: «Ho chiamato Taormina per esprimergli vicinanza e solidarietà. Pochi giorni fa una bottiglia incendiaria è stata trovata nell’auto della giornalista Floriana Bulfon, oggi una busta con due proiettili contro Taormina, giornalista della Rai della sede del Friuli Venezia Giulia. Probabile matrice criminale perché il giornalista si è sempre distinto per inchieste su ’ndrangheta e sue penetrazioni nel nord-est».
«La stampa che indaga sulle mafie è chiaramente sotto attacco – sottolinea Morra – a questi operatori dell’informazione sono vicino e farò tutto ciò che è in mio potere per dare attenzione e protezione a chi è sotto minaccia perché semplicemente svolge il suo lavoro». (giornalistitalia.it)

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