“il Bruno dei Vespa”: da giornalista o vignaiolo, ma sempre a Montecitorio

Bruno Vespa in Parlamento con il suo rosso

“il Bruno dei Vespa”, una delle etichette prodotte da Bruno Vespa in Puglia

ROMA – Con il suo “rosso” Bruno Vespa sbarca in Parlamento. Appassionato di vino e diventato da qualche anno produttore in Puglia, il conduttore di “Porta a Porta” è riuscito a conquistare anche la Camera. Sugli scaffali in stile Liberty della buvette di Montecitorio è spuntata, infatti, una bottiglia della vigna di proprietà dell’ex direttore del Tg1, in Manduria. Si tratta del Puglia Rosso Igp, primitivo 100%, annata 2015.
Sull’etichetta in primo piano c’è la “firma di famiglia”, una “V”, con sotto la scritta in nero su sfondo bianco, “il Bruno dei Vespa”.
Dagli studi di “Porta a Porta”, ribattezzati dal Divo Giulio la “terza Camera del Parlamento”, al bancone di Montecitorio: per il “Bruno nazionale”, riscopertosi vignaiolo, il passo è stato breve.
“Il Bruno dei Vespa è un primitivo Salento che può accompagnare elegantemente pasti quotidiani di ogni genere”, si legge sul sito della cantina (vespavignaioli.it).
In genere i produttori danno il proprio nome al vino più importante della casa, ma Vespa, spiega la scheda di “ha fatto la scelta opposta: ha battezzato il vino di minore costo perché la sua sfida è di far accostare il maggior numero di consumatori a un prodotto con un eccellente rapporto tra qualità e prezzo di vendita”. Secondo il listino pubblicato on line, la bottiglia viene venduta a 8,90 euro. (adnkronos)

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