Sabato 1 giugno si vota dalle 10 alle 19 a Matera e Potenza. L’appello dei candidati

Basilicata: ecco Stampa Libera e Indipendente

Da sinistra, in alto: Margherita Agata: al centro: Alessandro Boccia, Pierantonio Lutrelli, Eustachio Follia e Vincenzo Fontanarosa; sopra: Luca Mennuni, Annamaria Sodano, Angela Pepe e Leandro Domenico Verde

POTENZA – «Il sogno comune di fare del sindacato dei giornalisti di Basilicata davvero la casa di tutti, in cui tutti hanno voce e diritto di cittadinanza, ci ha spinto a mettere da parte calcoli e convenienze personali e a fare squadra per cercare di cambiare le cose. Ed è per questa ragione che, il 1 giugno, vi chiediamo di andare a votare compatti e con convinzione la nostra lista Stampa Libera e Indipendente. Perché siamo convinti che esistano sempre un’altra alba e un’altra opportunità».
I giornalisti professionali Margherita Agata, Alessandro Boccia, Pierantonio Lutrelli, Eustachio Follia, Enzo Fontanarosa, Luca Mennuni e Annamaria Sodano ed i collaboratori Angela Pepe e Leandro Verde, candidati per il Consiglio Direttivo, scendono in campo invitando colleghe e colleghi a votare per la lista Stampa Libera e Indipendente, sabato 1 giugno, dalle 10 alle 19, nei seggi di Potenza (sede Assostampa – via Mazzini) e Matera (Infopoint Fondazione Sassi – via San Biagio), per il rinnovo del Consiglio direttivo e dei Collegi dei Revisori dei conti e dei probiviri dell’Associazione della Stampa di Basilicata. A presentare le liste dei professionali e dei collaboratori di Stampa Libera e Indipendente in Basilicata sono stati, rispettivamente, Sissi Ruggi, consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti, e Filippo Mele, consigliere nazionale Fnsi. Una lista di professionisti, attivi nella professione e sul territorio che, nonostante la giovane età, hanno già alle spalle importanti esperienze sindacali a livello regionale e nazionale.
«Scendiamo in campo – affermano i colleghi che candidano alla presidenza Margherita Agata – per tutti quei giornalisti che non sono stati mai rappresentati, per quelli che hanno sempre pensato che il sindacato debba essere uno strumento di tutela e un interlocutore dei datori di lavoro, non un club di grandi firme, un circolo per coltivare le proprie ambizioni o un ufficio di collocamento per pochi eletti».

La pagina Facebook di Stampa Libera e Indipendente Basilicata

«In un momento così difficile per la nostra professione, – spiegano – abbiamo scelto di non accettare in maniera acritica l’ennesima proposta calata dall’alto, ma di unire le forze intorno ad un progetto comune che restituisca dignità ai giornalisti – tutti i giornalisti – e al lavoro giornalistico».
I candidati di Stampa Libera e Indipendente Basilicata ricordano che «nel volgere di un biennio, tra licenziamenti, riduzioni di organico e pensionamenti anticipati, a essere espulsi dal circuito produttivo sono stati molti, troppi giornalisti. Un’emorragia di posti di lavoro, specie nella carta stampata, che appare inarrestabile. E se continuano a perdersi posti di lavoro “veri” (quelli regolati dal contratto nazionale di lavoro giornalistico, con tanto di Inpgi e Casagit annesse – per intenderci), le pochissime nuove opportunità professionali non incontrano adeguato riconoscimento e remunerazione. In questo clima da “si salvi chi può”, la contrattazione collettiva è del tutto saltata, a tutto vantaggio delle parti datoriali, libere di dettare condizioni sempre più al ribasso».

Filippo Mele, consigliere nazionale Fnsi e primo firmatario della lista collaboratori di Stampa Libera e Indipendente

«È evidente – sottolineano i candidati lucani di Stampa Libera e Indipendente – che a una povertà sempre più diffusa tra gli operatori dell’informazione corrisponda un inevitabile abbassamento della qualità. È una lotta per la sopravvivenza che mette quotidianamente in contraddizione le aspettative sul “lavoro più bello del mondo” e la giungla di miserie in cui barcamenarsi per non soccombere alla logica del lavoro giornalistico sempre più derubricato a hobby per dopolavoristi o pensionati. E così i disoccupati restano tali, i contratti di sostituzione a termine ex art. 3 Cnlg sono un miraggio e la qualità dei contratti e delle retribuzioni continua a peggiorare».
«Un’alternativa alla crisi senza fine dell’editoria – evidenziano i candidati di Stampa Libera e Indipendente – potrebbe essere la Pubblica Amministrazione. Ma la legge 150 del 2000 che ne disciplina l’attività continua ad essere largamente inapplicata, mentre la Legge regionale sull’editoria sembra caduta nel dimenticatoio».
Infatti, «la comunicazione nella Pubblica Amministrazione, tranne poche eccezioni, ha un ruolo del tutto marginale al contrario di quanto si legge nei manuali dedicati che ne attribuiscono la “centralità strategica”. Spesso le cause della discrasia tra il dire e il fare vanno ricercate nella rassegnazione legata a bilanci risicati o più semplicemente nella svogliatezza a trovare soluzioni. Eppure soprattutto i piccoli Comuni, quelli con meno di 5.000 abitanti, 102 per l’esattezza in Basilicata, sempre più relegati nell’isolamento geografico e demografico, mai come in questo momento hanno un bisogno vitale di comunicare e far percepire la loro presenza».
«Un protocollo d’intesa tra Anci e Assostampa Basilicata “nell’ottica di fare sistema sul territorio e far fronte alle scarse risorse disponibili” potrebbe essere – incalza Stampa Libera e Indipendente – uno strumento utile a dare finalmente risposte in questa direzione. Il Psr (Piano Regionale di Sviluppo) è giusto che preveda una linea dedicata alla comunicazione. Come è giusto rafforzare la rete a supporto dei “nuovi giornalismi”, restituendo centralità a una formazione che sia di qualità e a servizio delle mutate esigenze della professione; una formazione che non sia solo teoria ma anche laboratorio in grado di elaborare progetti e start up sui nuovi giornalismi aprendo nuove e concrete opportunità di lavoro».
«È necessario, inoltre, – sottolineano i candidati lucani di Stampa Libera e Indipendente – costruire rapporti sempre più stretti con gli altri organismi di categoria, dall’Inpgi alla Casagit al Fondo di previdenza complementare, e con enti, istituti, studi professionali esterni per cercare di offrire più servizi di supporto agli iscritti. Altrettanto ineludibile è inaugurare una stagione di rapporti più saldi, seppur nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze, con l’Ordine dei Giornalisti».
Insomma, «ci sono bisogni nuovi, differenti dal passato, questioni purtroppo inascoltate che hanno prodotto una progressiva sfiducia e allontanamento dal sindacato. Non si può continuare ad essere sordi di fronte al grido di dolore di una categoria martoriata e umiliata, in nome di un’unità spesso di facciata. Si parla tanto nella nostra categoria di libertà di espressione, di pluralismo dell’informazione e poi, se qualcuno dissente, viene etichettato come “scissionista”, “provocatore”, “destabilizzatore”, “eretico”. I problemi sono altri. Quelli del lavoro in primis. Del precariato. Dei diritti non riconosciuti. Non si può arrestare un fiume in piena. Viva la libera espressione sindacale. Diritto costituzionalmente riconosciuto. Accodarsi alle decisioni prese dall’alto sarebbe stato più comodo e forse anche più conveniente, ma la coscienza ci impone un atto di coraggio, ci impone di scegliere un’altra via. Un percorso nuovo. Un’altra speranza».
«Un obiettivo ambizioso – concludono i candidati di Stampa Libera e Indipendente della Basilicata – che è raggiungibile solo se non saremo da soli a batterci per costruire un sindacato “nuovo”, pronto a stringere un patto di alleanza tra i sempre più pochi “tutelati” e i troppi precari, che ponga al centro il lavoro regolare, pagato in maniera dignitosa e, di conseguenza, la qualità dell’informazione. Solo così si dà un futuro alla professione giornalistica, garantendo il dovere di informare e il diritto dei cittadini a essere informati in maniera corretta, quale fondamento irrinunciabile per la crescita democratica di un Paese civile. Ed è per questa ragione che, il 1 giugno, vi chiediamo di andare a votare compatti e con convinzione la nostra lista Stampa Libera e Indipendente. Perché siamo convinti che esistano sempre un’altra alba ed un’altra opportunità». (giornalistitalia.it)

ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA DI BASILICATA
CONSIGLIO DIRETTIVO 

Elezione di 7 consiglieri professionali (massimo 4 preferenze)

STAMPA LIBERA E INDIPENDENTE
Margherita Agata, consigliere regionale uscente, consigliere nazionale Ussi, già vicesegretario nazionale Ussi.
Alessandro Boccia, redattore di Telenorba in Basilicata, già componente commissione Fnsi-Aeranti Corallo.
Pierantonio Lutrelli, freelance, consigliere nazionale Fnsi dal 2012, già vice presidente regionale dal 2008 al 2012.
Eustachio Follia, addetto stampa dell’Acquedotto Lucano di cui è fiduciario di redazione.
Enzo Fontanarosa, redattore della Gazzetta del Mezzogiorno, già consigliere regionale e consigliere nazionale Fnsi.
Luca Mennuni, addetto stampa dell’Ordine nazionale dei biologi, consigliere regionale uscente.
Annamaria Sodano, freelance.

Elezione di 2 consiglieri collaboratori (massimo 1 preferenza)

Angela Pepe, collaboratore del Quotidiano del Sud, delegata al Congresso Fnsi di Levico.
Leandro Verde, freelance.

Elezione di 2 membri professionali e 1 collaboratore del Collegio dei Revisori dei conti
L’elezione dei componenti del Collegio dei Revisori dei Conti avviene su schede distinte, a maggioranza semplice, con votazioni separate per categoria. Nessuna formalità preliminare è statutariamente prevista, pertanto, potranno essere eletti liberamente tra gli eleggibili (professionali e collaboratori), i cui elenchi saranno a disposizione dei soci in ogni seggio.

Elezione di 2 membri professionali e 1 collaboratore del Collegio dei Probiviri
L’elezione dei componenti del Collegio dei Probiviri avviene su schede distinte, a maggioranza semplice, con votazioni separate per categoria. Nessuna formalità preliminare è statutariamente prevista, pertanto, potranno essere eletti liberamente tra gli eleggibili (professionali e collaboratori) con almeno dieci anni di iscrizione al sindacato. La carica di componente del Collegio dei Probiviri è incompatibile con qualsiasi altra carica.

CHI PUO’ VOTARE
Hanno diritto al voto tutti gli iscritti, da almeno 1 mese, all’Associazione della Stampa di Basilicata in regola con le quote sociali per il 2019, ma sarà possibile regolarizzare la propria posizione anche in sede di seggio elettorale. I giornalisti iscritti all’Associazione della Stampa di Basilicata sono 232 (121 professionali e 111 collaboratori).

COME SI VOTA
Per l’elezione del Consiglio Direttivo si procede con il sistema proporzionale con scrutinio di lista. La votazione avviene per categorie: i professionali votano per i professionali; i collaboratori per i collaboratori. Ogni elettore vota la lista prescelta e può esprimere, esclusivamente al suo interno, un numero di preferenze non superiore a quattro per i professionali e uno per i collaboratori. L’assegnazione dei seggi a ciascuna lista avviene in proporzione ai voti ottenuti, secondo il metodo “D’Hont” o delle divisioni progressive. In caso di parità tra uno o più quozienti, il seggio è attribuito alla lista che ha riportato il maggior numero di voti.
Per ciascuna lista vengono eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di preferenze. In caso di parità prevalgono nell’ordine l’anzianità di iscrizione all’Associazione, all’Ordine professionale, e, infine, l’anzianità anagrafica.
L’elezione dei componenti i collegi dei Revisori dei Conti e dei Probiviri avviene a maggioranza semplice con votazione unica per tutte le categorie. Ciascun socio indica sulla scheda i nominativi di un professionale e di un collaboratore, scelti dall’elenco dei soci eleggibili predisposto dal Consiglio Direttivo e verificato dalla commissione elettorale. Vengono eletti i soci che hanno riportato il maggior numero di voti.

DOVE SI VOTA
Si vota sabato 1 giugno, dalle ore 10 alle ore 19, a Potenza nella sede dell’Assostampa (via Mazzini 23/E) ed a Matera all’Infopoint della Fondazione Sassi (Piazzetta San Biagio n. 1). Ciascun iscritto dovrà votare nel seggio istituito nel capoluogo della provincia di residenza. (giornalistitalia.it)

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