ROMA – «Il pluralismo può essere talvolta indigesto, ma è l’unica alternativa al pensiero unico, a cui evidentemente certe persone sono affezionate». Lo ha dichiarato oggi il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, intervenendo con una nota «sull’abuso dello strumento dell’esposto ai Consigli di disciplina nei confronti di giornalisti, rei di fare il loro mestiere».
Bartoli afferma che «in una fase di crescenti tensioni internazionali e nazionali, si sta intensificando l’abuso dello strumento dell’esposto presentato ai Consigli di disciplina nei confronti di molti colleghi colpevoli, in molti casi, solo di avere svolto il proprio dovere. Questo rinnovato attivismo di certi “presentatori seriali di esposti” ha lo scopo di intimidire e intimorire i colleghi e, come effetto secondario ma non meno importante, quello di svilire lo strumento dell’esposto disciplinare che deve essere utilizzato per segnalare comportamenti scorretti e non per cercare di mettere a tacere voci sgradite».
Grande soddisfazione per l’affermazione di Bartoli viene espressa dal segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi, che è anche consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Plaudendo all’affermazione “Il pluralismo può essere talvolta indigesto, ma è l’unica alternativa al pensiero unico, a cui evidentemente certe persone sono affezionate”, Parisi sottolinea che «da oggi in poi il monito di Bartoli sarà la parola d’ordine che ricorderemo in ogni seduta del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. E non solo». (giornalistitalia.it)






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