Appello alla Fnsi per quanti non hanno diritto alla pensione dopo gli stati di crisi

Ast: “Non abbandoniamo chi perde il lavoro”

Sandro Bennucci (presidente dell’Assostampa Toscana) e Stefano Fabbri (consigliere nazionale Fnsi)

FIRENZE – L’Associazione Stampa Toscana, che propose e vide approvata per acclamazione al XXVIII Congresso di Levico Terme (12-15 febbraio 2019) la mozione sui giornalisti senza lavoro, inviterà la Federazione Nazionale della Stampa a rendere operativo il contenuto della mozione stessa in occasione della Conferenza nazionale dei Comitati e dei Fiduciari di Redazione, estesa ai consiglieri nazionali, convocata per il prossimo 14 maggio al Teatro Adriano di Roma.
Trascorso il Primo Maggio, festa di un lavoro sempre più precario, difficile da garantire e da difendere, è infatti necessario passare all’azione anche in considerazione di una situazione che vede i giornalisti in difficoltà ed emarginati.
In un recente verbale sindacale riguardante l’Unità, è stato previsto che solo 10 giornalisti su 26 avranno la possibilità di restare nella testata, mentre per gli altri si aprirà l’incerta strada degli ammortizzatori sociali.
L’Associazione Stampa Toscana, forte della mozione che vide il totale favore del Congresso (primi firmatari Sandro Bennucci e Stefano Fabbri), invita il segretario generale Raffaele Lorusso e la Giunta Esecutiva della Fnsi “ad impegnarsi per risolvere la questione dei colleghi e delle colleghe che, alla fine degli stati di crisi, licenziati a qualsiasi titolo, non hanno più lavoro e non hanno diritto al trattamento pensionistico”.
La Fnsi – recita, infatti, la mozione fatta propria da tutto il Congresso – “si adoperi per fare un censimento e metta in campo strumenti straordinari, compreso l’allargamento delle maglie normative a carico dello Stato, studiando forme che facilitino il ricollocamento dei più giovani o che accompagnino gli altri verso la pensione”. (giornalistitalia.it)

 

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