Ha denunciato gli abusi della polizia ad una festa. È il 26° collega ucciso a Veracruz

Assassinato il giornalista Jacinto Romero Flores

Jacinto Romero Flores

IXTACZOQUITLÁN (Messico) – Il giornalista Jacinto Romero Flores, conduttore radiofonico di Ori Stereo 99.3 FM e proprietario di un portale di notizie, è stato assassinato ieri a Ixtaczoquitlán, nello Stato messicano di Veracruz. Il giorno prima aveva festeggiato il suo 60° compleanno inviando un messaggio audio agli amici: «Oggi voglio ringraziare la vita per un altro anno che si è compiuto. E ringraziarla perché, in questi mesi, ti accorgi e dai valore non solo alla salute, ma anche all’amicizia».

L’autovettura di Jacinto Romero Flores (Foto Gabriel Lagos/El Sol de Orizaba)

Alla guida della sua autovettura Chevrolet Matiz Rojo, che recava ben visibile la scritta “Prensa” (Stampa), stava rincasando a Potrerillo quando è rimasto vittima dell’agguato a colpi di arma da fuoco.
Il 1° marzo scorso aveva ricevuto minacce di morte per un servizio sui presunti abusi commessi da alcuni agenti della Polizia Municipale a Texhuacan, nella Sierra de Zongolica. In particolare Romero Flores ha fatto i nomi di alcuni agenti, tra cui due nipoti di Bernardino Tzanahua Anastasio e Salustia Romero Anastasio, sindaco e fiduciario di Texhuacán, che avrebbero sparato a un uomo durante una festa.

Jacinto Romero Flores

Con un messaggio WhatsApp, Jacinto Romero Flores era stato “avvertito” di smettere di occuparsi di Texhuacan o, in caso contrario, avrebbe potuto “succedergli qualcosa”. Circostanza che lo aveva indotto a chiedere alla Commissione statale per l’attenzione e la tutela dei giornalisti dello Stato di Veracruz (Ceapp) e alle autorità statali di inserirlo nel regime di protezione che, però, non è dato sapere se gli era stato accordato.
Profonda commozione ha suscitato la notizia tra i colleghi che ricordano Jacinto Romero Flores come un uomo che «amava aiutare le persone e gli animali». Ha, infatti, promosso campagne per la raccolta di medicinali e sedie a rotelle a quanti ne avevano bisogno e salvato cani e gatti che poi ha dato in adozione.
I colleghi evidenziano che dopo il licenziamento da El Sol de Orizaba, viveva in uno stato di precarietà e per alcuni anni era stato costretto a fare anche il tassista. È il 26° giornalista assassinato a Veracruz dal 2011. (giornalistitalia.it)

 

 

 

I commenti sono chiusi.