A Sarajevo battesimo internazionale per la delegazione dei giornalisti del Titano

Al Congresso Efj storico debutto di San Marino

Pietro Masiello e Alberto Chezzi al General Meeting Efj di Sarajevo (Foto Giornalisti Italia)

SARAJEVO (Bosnia Erzegonina) – “Veniamo dal Paese della libertà ed in nome della libertà abbiamo aderito all’Ifj ed all’Efj per garantire tutele e diritti a quanti operano nel mondo dell’informazione”. Con queste parole Alberto Chezzi ha tenuto a battesimo, oggi a Sarajevo, il debutto internazionale dell’Usgi, l’Unione Sammarinese Giornalisti e Fotoreporters che, nonostante il ventennio di attività, finora non era mai uscita dai confini del Titano.

Alberto Chezzi con Carlo Parisi, direttore di Giornalisti Italia e segretario generale aggiunto Fnsi

Il presidente dell’Usgi, Alberto Chezzi, con Carlo Parisi, direttore di Giornalisti Italia e segretario generale aggiunto Fnsi

Al General Meeting 2016 dell’Efj Chezzi, che è il presidente dell’Usgi, è presente con il consigliere Pietro Masiello a testimoniare che, il piccolo Stato, inserito dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità, non si sottrae ai problemi con i quali, soprattutto con l’avvento del web, il giornalismo si ritrova a fare i conti in tema di internazionalizzazione e libertà di stampa.
L’Unione Sammarinese Giornalisti e Fotoreporters, che vanta un centinaio di iscritti tra giornalisti professionisti, pubblicisti e fotoreporters, proprio recentemente è stata protagonista di un serrato confronto con la Repubblica Sammarinese che, alla fine del 2015, ha approvato una legge sull’editoria figlia del tentativo della politica di gestire l’informazione. Grazie all’azione dell’Usgi ed all’intervento del Commissario europeo per i diritti dell’uomo, il parlamento di San Marino si è impegnato ad apportare alcune modifiche alla legge.
Senza contare che uno dei grossi problemi di cui San Marino ha sofferto negli ultimi anni è legato al modo di comunicare le notizie. Alla “distanza” con la quale l’informazione è stata trasmessa ai cittadini, che non ha certo aiutato il Paese a migliorare la propria immagine, purtroppo non più di isola felice e, paradosso dei paradossi, in controtendenza con l’Europa. Uno Stato che, da qualche anno, si ritrova a fare i conti anche con la crescita del tasso di disoccupazione e, appunto, con il “controllo” dell’informazione che, in alcuni casi, rischia di costituire un inaccettabile bavaglio. (giornalistitalia.it)

Un commento

  1. Paolo Bavastro

    Sono onorato di avere conosciuto, nel passato, il dottore commercialista e giornalista Alberto Chezzi, persona in cui coesistono spirito lieve, intelligenza viva, umanità sempre attiva ed altre doti assolutamente non comuni. Doti pregevoli, meritevoli di costante difesa. Grazie Alberto.

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