Dagli operai di un cantiere stradale che “non gradivano” la telecamera del cronista 

Aggredito il giornalista Gianluigi Deidda

Gianluigi Deidda (nel riquadro) e il luogo dell’aggressione a Villacidro in Sardegna

VILLACIDRO (Medio Campidano) – Il giornalista Gianluigi Deidda, cronista del quotidiano L’Unione Sarda, è stato aggredito e minacciato da due operai impegnati ad eseguire alcuni lavori in via Dante Alighieri a Villacidro, nella provincia del Medio Campidano.
«Operatori di un cantiere impediscono al giornalista di fare cronaca», denuncia L’Unione Sarda spiegando che Deidda «stava semplicemente andando a intervistare un macellaio, danneggiato dalla lungaggine dei lavori che impediscono la circolazione delle auto nella sua via».
«Non conduceva nessuna attività di disturbo ai lavori in corso Gianluigi Deidda quando – spiega il quotidiano sardo – telecamera a spalla in azione, stava percorrendo la via per raggiungere la macelleria. Passava, semplicemente, come altri pedoni nello stesso tratto di strada. Evidentemente agli operatori del cantiere non andava che riprendesse con la telecamera. Per preparare il suo servizio, Deidda voleva filmare e documentare l’entità dei lavori in corso e la difficoltà di raggiungere gli esercizi commerciali, danneggiati dal protrarsi dei lavori, che da settimane stanno bloccando la via. In particolare si stava dirigendo da Gian Luigi Angius, titolare di una macelleria in fondo alla via, in seguito ad alcune segnalazioni ricevute circa i danni subiti dal commerciante, che si sarebbe trovato costretto a buttare una notevole quantità di merce invenduta, per il calo di clientela causato dal perdurare dei lavori».
«Gli operai, – spiega L’Unione Sarda – indispettiti dalla telecamera in azione, hanno subito esortato il giornalista a uscire dalla zona del cantiere, con toni minacciosi. Non sono bastate le spiegazioni di Deidda, che li ha informati di essere un giornalista e della necessità di raggiungere il negozio. Sono volate parole grosse: “non ce n’è uno che parli bene di te!” e si è arrivati alle mani: “che c…o stai facendo? Chi cavolo sei tu per riprendere?” sono gli “inviti” gentili rivolti al giornalista, che a un certo punto urla “lasciatemi stare, toglietemi le mani di dosso”».
La situazione stava degenerando e preoccupato per la sua incolumità, il giornalista ha telefonato ai Carabinieri, trovando riparo, in attesa del loro arrivo, all’interno della macelleria.
«Anche qui – denuncia ancora il quotidiano sardo – è stato raggiunto e minacciato da un operaio: “la devi spegnere, tu non sei nessuno per inquadrare me” mentre l’altro dalla strada: “ti do un colpo di pala sui denti, deficiente”».
Giunti sul posto, i carabinieri hanno sedato gli animi, consentito al giornalista di concludere la sua intervista e raccolto la denuncia di Deidda, successivamente formalizzata in caserma allegando anche le riprese video. (giornalistitalia.it)

 

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