A Crotone i funerali del giornalista che ha diretto il trisettimanale dal 1980 al 2012

Addio Michele Napolitano, fondò Il Crotonese

Domenico Napolitano

Domenico Napolitano con i colleghi del Crotonese in occasione del 31° compleanno del giornale

CROTONE – All’età di 73 anni si è spento nella serata di oggi, lunedì 2 aprile, il giornalista Domenico Napolitano, per i colleghi più vicini e per gli amici “Michele”. Fondatore del trisettimanale locale “il Crotonese” nel 1980, Napolitano ne è stato direttore responsabile fino al 2012, quando ha lasciato l’impegno per motivi di salute; dopo di lui la direzione del giornale locale è stata assunta da Domenico Policastrese.
Nato a Cosenza il 29 settembre 1944, Domenico Napolitano viveva a Crotone ed era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria dal 22 gennaio 1975. Per molti anni corrispondente dalla Calabria dell’Agenzia Giornalistica Italia e del quotidiano Il Tempo, Napolitano ha diretto il Crotonese portandolo dalla periodicità settimamale a bisettimanale, quindi a trisettimanale. Dal 1° gennaio 2013 era pensionato Inpgi.
Domenico Napolitano lascia la moglie Milena Cappozzo e i figli Marco e Maria Grazia, giornalista, attuale capo servizio Esteri dell’agenzia di stampa Adnkronos. I funerali di Napolitano si svolgeranno a Crotone martedi 3 aprile, alle ore 15.30, nella Chiesa del Carmine.
Alla famiglia ed ai colleghi de Il Crononese le più sentite condoglianze dalla Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)

Un commento

  1. Flora Sculco (consigliere regionale Calabria in Rete)

    Alla sua famiglia e alla redazione de Il Crotonese le mie più sentite condoglianze per la scomparsa del giornalista Michele Napolitano. Napolitano ha segnato, sia attraverso il giornale che ha fondato e che rappresenta un fondamentale punto di riferimento per i cittadini, che con gli innumerevoli contributi di qualità forniti ad altre testate nel corso di tanti anni, la storia dell’informazione in Calabria e in particolare in un territorio contrassegnato da punti di forza e da tante criticità. L’auspicio è che si possa valorizzare la lezione di serietà, competenza e professionalità di un giornalista che sapeva ben distinguere i fatti dalle opinioni.

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