Una vita dedicata all’ambiente. Aveva 73 anni. I funerali oggi a Reggio Calabria

Addio Mariano Cudia, generale e giornalista

Mariano Federico Cudia

Mariano Federico Cudia

REGGIO CALABRIA – È morto Mariano Federico Cudia, 73 anni, generale del Corpo Forestale dello Stato in pensione e giornalista. Nato a Marsala il 29 agosto 1942, laureato in Scienze agrarie, viveva a Reggio Calabria ed era iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, al Sindacato ed all’Ucsi Calabria dal 24 maggio 2008.
Dirigente del Corpo Forestale dello Stato, è stato, tra l’altro, consulente del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, presidente dell’Istituto Forestale Europeo (Isfe), della Natural ecological development foundation (Nedef). Ha dedicato la sua vita all’ambiente, all’arte e al giornalismo curando numerose pubblicazioni specialistiche. È stato direttore del giornale “Pianeta Verde”, delle agenzie fotogiornalistiche “Grc-Rc” e “Pv-Rc” e del periodico “Tutto Sud”.
Lascia la moglie Teresa Tripodi, le figlie Siria e Alessia con Francesco Cogliandro, le nipoti Giovanna, Federica e Carla. I funerali oggi, giovedì 15 ottobre, alle ore 11, nella Chiesa parrocchiale della Cattolica dei Greci. Per sua espressa volontà, dopo la cerimonia funebre, la salma sarà trasferita e tumulata nel cimitero di Marsala, la sua terra d’origine.
Mariano Federico discendeva, infatti, da una famiglia di industriali e di ingegneri, con fabbriche a Marsala, Mazara e Trapani per la costruzione di trebbiatrici, torchi continui per la pigiatura dell’uva, macchine per la molitura del grano e la fabbricazione della pasta. Dal 1810 la sua famiglia possiede anche lo stabilimento vinicolo “Re Federico” con un’etichetta conosciuta anche all’estero.
“Era un uomo buono – ricorda il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi – innamorato della natura e dell’ambiente. Sempre in movimento, impegnato nella cultura, nell’arte e nel sociale, non ha mai rinunciato a combattere per l’affermazione di una cultura pienamente rispettosa dell’ambiente, della salute e di quanto Madre Natura ha voluto donarci”.

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