È stato condirettore e vignettista principe del quotidiano varesino. Aveva 85 anni

Addio Gaspare Morgione, ironia de La Prealpina

Così vide Gaspare Morgione su “La Prealpina” lo sbarco sulla luna del 20 luglio 1969 (La Prealpina)

Così vide Gaspare Morgione su “La Prealpina” lo sbarco sulla luna del 20 luglio 1969 (La Prealpina)

VARESE – “Varese da oggi è un po’ più povera. Se n’è andato nella notte, all’ospedale di Circolo dove era ricoverato da qualche tempo, Gaspare Morgione. Giornalista, vignettista e vero varesino a dispetto delle origini abruzzesi (era nato a Lanciano) aveva 85 anni e da oltre 53 era iscritto all’Ordine dei giornalisti”. Il quotidiano La Prealpina celebra, così, uno dei suoi figli migliori, già condirettore e vignettista principe del giornale varesino.

Gaspare Morgione

Gaspare Morgione

Nato a Lanciano il 13 marzo 1930, era iscritto nell’elenco professionisti dell’Odg della Lombardia dal 1° maggio 1962. La carriera l’aveva cominciata a Roma, lavorando nel settimanale “Il Travaso”, quindi, ancora giovanissimo, si era trasferito a Varese. A La Prealpina, ricorda il suo giornale, ha vissuto praticamente l’intera carriera professionale scalando la gerarchia redazionale, da cronista a caposervizio, caporedattore e condirettore.
“Da oltre cinquant’anni – scrive La Prealpina – oltre che giornalista, era vignettista, l’attività per la quale ha raggiunto la fama a livello nazionale e che ha continuato a coltivare fino agli ultimi giorni. Ha pubblicato vari libri, di satira scritta e disegnata, testi radiofonici, fiabe, racconti e sceneggiature per fumetti, ha collaborato con numerosissimi quotidiani e periodici. Ha vinto premi in rassegne di umorismo in Italia e all’estero. Celebre, fra le sue vignette, quella in cui immaginò a modo suo lo sbarco dell’uomo sulla luna del 20 luglio 1969, pubblicata in prima pagina dalla Prealpina: mentre scende dalla navicella, l’astronauta si trova faccia a faccia con l’extraterrestre che, candidamente, lo apostrofa con “terùn”, termine all’epoca non ancora sdoganato da Umberto Bossi e i suoi eredi padani”. Negli ultimi anni pubblicava le sue vignette satiriche e di commento politico e di costume sul giornale Varesenews, dopo avere collaborato a numerose testate nazionali tra cui Il Tempo e Avvenire.

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