Già direttore di Teleuropa, Telestars e de “La Provincia Cosentina”, aveva 61 anni

Addio Ciccio Dinapoli, giornalista dal cuore d’oro

Francesco “Ciccio” Dinapoli

COSENZA – Il giornalismo calabrese perde uno dei suoi figli migliori: Francesco Dinapoli, “Ciccio” soprattutto per gli amici che gli hanno voluto bene davvero, perché era impossibile non volergliene. Anche quando si sforzava di apparire burbero, finiva sempre per cedere alla sua vera natura di buono e tutto sfociava in una battuta seguita da una fragorosa risata.
Validissimo professionista, ma soprattutto uomo dotato di rare virtù umane in un ambiente nel quale, purtroppo spesso, la riconoscenza è solo un nobile sentimento abusato nelle dichiarazioni, ma raramente messo in pratica dai beneficiati di turno. Ciccio, infatti, nella sua vita ha dovuto lottare sempre a denti stretti, assieme alla moglie Cinzia Gardi, collega giornalista e come lui dotata di grande umanità, per mandare avanti la famiglia con grande dignità e assicurare un futuro alle adorate figlie Rosina e Benedetta.

Francesco “Ciccio” Dinapoli

Nato a Cosenza il 27 gennaio 1960, Ciccio Dinapoli era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Calabria dal 26 maggio 2001. Nel marzo scorso, a causa delle precarie condizioni di salute, era stato costretto ad interrompere l’attività lavorativa ottenendo la pensione di invalidità.
Dopo le prime collaborazioni con alcune testate locali, aveva fondato e diretto l’emittente televisiva “Cam Teletre” e il periodico “Sud News”, quindi, dal 1997 al 1999, lavorato a Teleuropa e Telestars ricoprendo anche l’incarico di direttore responsabile. Nel 1999 era approdato al quotidiano “La Provincia Cosentina”, del quale è stato direttore responsabile fino al 2002. Quindi, dal 2003 al 2008, ha fatto parte dello Staff Informazione e Comunicazione del Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, svolgendo anche le funzioni di capo ufficio stampa, e dal 2015 al 2020 ha lavorato all’Ufficio Stampa Giunta Regionale della Calabria.
Ciccio Dinapoli è morto oggi per un blocco renale. I funerali saranno celebrati a Rovito, domani, domenica 31 ottobre, alle ore 12 nella chiesa della frazione “Pianette”.
Alla moglie Cinzia e alle figlie Rosina e Benedetta, un grande e sincero abbraccio da tutta la Redazione di Giornalisti Italia. Le telefonate di Ciccio mi mancheranno molto, mi mancheranno troppo. Perché Ciccio è stato un amico vero che, con coraggio, onestà e grande dignità, ha sempre tenuto alta la bandiera del giornalismo e, soprattutto, non ha mai derogato ai valori veri della vita. (giornalistitalia.it)

Carlo Parisi

13 commenti

  1. Ho il cuore spaccato. Quindici anni di lavoro insieme, gomito a gomito, non si dimenticano. Lui è stato uno dei miei maestri di lavoro e di vita.

  2. Un grande amico. La mia attività nella carta stampata è iniziata con lui.

  3. Francesco Saverio Vetere

    Che dispiacere! Povero Ciccio.

  4. Aveva davvero un cuore d’oro. Grazie Carlo per avercelo ricordato con tanta dolcezza.

  5. Ferdinando Perri

    Ciao Ciccio, caro e indimenticabile Amico…

  6. Maria Rosaria Gianni

    Un giornalista d’altri tempi, generoso, professionale, umano. Ciao Ciccio, amico dagli anni Ottanta, buon viaggio e un grande abbraccio a Cinzia.

  7. Ciccio Dinapoli è stato uno dei miei primissimi direttori in quella che è stata una palestra professionale straordinaria come la Provincia Cosentina. Eravamo tutti giovanissimi, con la voglia di aggredire il mondo, di dare quella notizia bruciando tutti. Una avventura giornalistica per certi versi irripetibile, ma che segnò un cambiamento dell’editoria di quegli anni. Ciccio, con il suo vocione inconfondibile, le sue intuizioni, le sue “spinte”, ha guidato per un certo periodo quel gruppo di giovani, molti dei quali oggi hanno fatto del giornalismo la loro professione. “Lassaci sta ca’ a notizia c’è. Va vida chi cuntano”. Un legame che non ha mai reciso con i suoi collaboratori, come testimoniano i saluti sinceri e genuini nelle occasioni , sempre più rare, in cui ci incontrava. Ciccio era genuino. Nelle sfuriate come nelle sue lezioni. Coerente con le sue scelte. Ciao Ciccio. Fai buon viaggio.

  8. Betty Calabretta

    Tra le altre doti aveva la modestia. Grazie Carlo per averne tratteggiato la figura così compiutamente.

  9. Mi dispiace…

  10. Cristian Francesco Fiorentino

    Che Dio lo abbia in gloria.

  11. Battista Bufanio

    Buon viaggio Ciccio, Ti ricorderemo sempre con passione.

  12. Domenico Marino

    Ciao Ciccio, buon viaggio.
    Ps. Lassami sta’…

  13. Grazie Carlo per aver tratteggiato la bontà del suo carattere. Era una persona buona, sempre disponibile, sensibile, un collega preparato. Un abbraccio a Cinzia e alle figlie. Siamo costernati.

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