Protagonista della commedia negli anni ’70-’80, era anche giornalista. Aveva 83 anni

Addio a Renzo Ozzano e a suoi mitici baffoni

Renzo Ozzano

Renzo Ozzano

TORINO – I suoi baffoni hanno fatto sorridere, anzi proprio ridere e di gusto, milioni di spettatori al cinema e alla tv negli anni ’70 e ’80: Renzo Ozzano, attore e giornalista, è scomparso oggi, nella sua Torino, a 83 anni appena compiuti.
Figlio di un primario e di una farmacista, Ozzano, dopo la laurea, partecipa come dilettante ad alcuni film che si girano a Torino. Il cinema gli piace, anzi lo conquista ed è così che decide di dedicarsi a tempo pieno alla professione di attore, principalmente come caratterista.
Lavora con grandi nomi del grande schermo: con Lizzani in “Torino nera”, con Dino Risi ne “La stanza del vescovo”, con Sergio Corbucci in “Bluff”. Ma,  a rendere celebri i suoi baffoni, è il personaggio del fantino Jean Louis Rossinì in “Febbre da cavallo” di Steno. Era il 1976.
Da lì in poi si specializza in ruoli comici, figurando in molte commedie sexy di Mariano Laurenti, da “La settimana bianca” a “La ripetente fa l’occhietto al preside”. E in pellicole popolarissime come “La moglie in vacanza…. l’amante in città” di Sergio Martino. Con Carlo Vanzina è nel cast di “Eccezzziunale… veramente”, “Via Montenapoleone”, “Monte Carlo Gran Casinò”, “Le finte bionde”.
Non disdegna neppure il piccolo schermo, se è vero che lo vediamo in “Piccolo mondo antico” e persino in “Casa Vianello”, al fianco di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
Forse non tutti sanno, o ricordano, che Renzo Ozzano non è stato soltanto un attore: negli anni della maturità si è dedicato, infatti, al giornalismo scrivendo per il quotidiano “Torino cronaca”, l’edizione torinese de “Il Giornale” e per alcune riviste cinematografiche. (giornalistitalia.it)

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