Cronista preciso, una vita nella redazione milanese della Repubblica, aveva 67 anni

Addio a Franco Vernice, l’inviato ai grandi processi

Franco Vernice

MILANO – Se n’è andato la scorsa notte, a 67 anni, Franco Vernice, una vita nella redazione milanese de la Repubblica, dove era stato prima inviato e poi vicecaporedattore.
“Giornalista preciso, dalla penna facile”, scrivono oggi i colleghi del quotidiano nel dare la notizia della sua scomparsa,  “se oggi si prendono gli archivi per leggere di terrorismo, di inchieste giudiziarie, di traffici, di processi alla malavita, da Angelo Epaminonda detto il Tebano a Francis Turatello, la sua firma non manca mai”.
Aveva cominciato a scrivere sul Quotidiano dei lavoratori, passando poi a Repubblica, “dove aveva trovato un gruppo di colleghi, tra i quali Guido Passalacqua, che poi venne gambizzato da Prima Linea, per coordinarsi sui temi della cronaca. Non aveva la patente, se c’era da partire di corsa nella notte la sua classica frase era: ‘Io metto la benzina’”.
Cronista di razza, Franco Vernice “era ossessionato dal controllo della notizia, – scrivono, ancora i colleghi di Repubblica – dal lavoro sulle fonti, dalla scelta dell’attacco del pezzo».
Era ammalato gravemente, ma aveva deciso di non curarsi. È morto, così, nella sua casa, “nella piena consapevolezza delle sue scelte”. (giornalistitalia.it)

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