Il vice direttore della Stampa premiato nella sua città d’origine. E c’è pure una mostra

A Luca Ubaldeschi la Torre d’oro di Novi Ligure

Luca Ubaldeschi

Luca Ubaldeschi

NOVI LIGURE (Alessandria) – Nella sua città d’origine, Novi Ligure (Alessandria), il vice direttore vicario della Stampa, Luca Ubaldeschi, è stato premiato con la “Torre d’oro”, un prestigioso attestato, ideato 33 anni fa dai fratelli Ghio. Il riconoscimento viene assegnato annualmente al cittadino che si è distinto nei campi della cultura, dell’arte, dello sport e del volontariato, portando onori e benefici al territorio.
In passato, il premio è andato a Beppe Levrero, un pittore del novecento, Flavio Repetto, patron della Novi Elah Dufour, Carletto Gambarotta, che regalò alla Novese il suo primo e unico scudetto calcistico, e a Luigi Bussolino, un novese alla Nasa.
Parola di Ubaldeschi: «All’inizio della mia carriera, come cronista di provincia, assistevo alla consegna dei premi ai giornalisti ben più famosi di me e mai potevo immaginare che, un giorno, sarebbe toccato a me».
La StampaLa premiazione è stata anche un’occasione per ragionare sul giornalismo. Il direttore de “La Stampa”, Maurizio Molinari, presente alla cerimonia, ha puntato l’attenzione sull’integrazione tra l’informazione locale e quella globale, sottolineando come il lavoro dei giornalisti oggi debba essere declinato su tutte la piattaforme, da quelle più tradizionali a quelle virtuali più innovative.
Il direttore Molinari, con Ubaldeschi e il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, hanno, poi, tenuto a battesimo una mostra con le prime pagine de La Stampa, pagine che raccontano un secolo di vita sociale ed economica.
La rassegna, allestita nel salone dell’Auditorium, resterà aperta al pubblico fino al 7 ottobre. Nelle bacheche, i fogli che hanno fatto la storia, annunciando l’inizio e la fine dei conflitti mondiali, il primo uomo sulla luna, le grandi tragedie e le piccole conquiste.
Una carrellata attraverso un secolo che ha rappresentato l’inizio e la fine del fascismo e del nazismo, l’avvio e la conclusione dell’esperienza comunista, lo spostamento dell’asse politico dal mondo occidentale a quello arabo. Con le domande che accompagnano ognuno di questi grandi eventi. E il futuro? (giornalistitalia.it)

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