ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale Giovanni Letta in occasione del suo 90° compleanno. Un incontro cordiale tra vecchi amici, ma soprattutto tra due grandi protagonisti della storia del nostro Paese. Nell’incontro al Quirinale, Gianni Letta era accompagnato dalla moglie Maddalena Marignetti.
Novanta anni sono abbastanza per celebrare un uomo, e soprattutto per manifestargli l’ammirazione generale per quanto Gianni Letta ha fatto per il mondo del giornalismo italiano: giornalista professionista per lunghissimi anni, storico direttore del quotidiano Il Tempo, collega amabilissimo sempre in qualunque occasione utile.
«A Gianni Letta – afferma il direttore di Giornalisti Italia, Carlo Parisi, segretario generale della Figec Cisal – vanno gli auguri di tutti noi e a lui non finiremo mai di dire grazie per la disponibilità che ci ha sempre riservato. Grazie davvero direttore».
Ci sono mille modi diversi per raccontare oggi Gianni Letta, ma forse il più efficace è il racconto che ne fa su Il Tempo di questa mattina il collega giornalista Luigi Bisignani: «C’è un solo italiano che può dire di aver trascorso un’ora e mezza in automobile con un Papa, di aver annunciato a un livornese che sarebbe diventato Presidente della Repubblica e a un fiorentino che avrebbe fatto prima il Ministro del Tesoro e poi il Presidente del Consiglio. Un uomo che ha usato l’intelligence in modo così diverso dai pasticciati metodi attuali da riuscire, nel 2004, ad evitare l’esplosione di 300 chili di esplosivo posizionati sotto l’ambasciata d’Italia a Beirut.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Gianni Letta e la moglie Maddalena Marignetti al Quirinale
Una figura che, accanto a Silvio Berlusconi, ha scritto vent’anni di storia d’Italia e che, per onorare con lui un patto di lealtà, ha rifiutato – seppur da destra e da sinistra lo offrivano – il Quirinale, anche se proprio dal Quirinale non è mai arrivata la nomina che avrebbe meritato: senatore a vita».
Il resto è scritto nella storia di un uomo mai sopra le righe, la cui modestia e riservatezza sono stati utili alla democrazia della nostra Repubblica. Buon compleanno, direttore. (giornalistitalia.it)
Pino Nano