Il magistrato nega di aver passato tramite notizie al Fatto sull’inchiesta Consip

Woodcock: “Non sono io la gola profonda”

Henry John Woodcock

Henry John Woodcock

ROMA – Ha negato di aver diffuso lo scorso dicembre notizie coperte da segreto sul caso Consip al giornalista del Fatto Quotidiano, Marco Lillo, per il tramite della sua amica Federica Sciarelli. Henry John Woodcock, sentito complessivamente per 3 ore (e non 6 come scritto in precedenza) in una caserma dei carabinieri del centro storico, ha respinto tutte le accuse e ribadito di essere assolutamente estraneo all’ipotesi dei pm della Procura di Roma che lo hanno indagato per rivelazione del segreto d’ufficio in concorso con la conduttrice del programma tv “Chi l’ha visto?”.
Il magistrato partenopeo, a supporto di quanto sostenuto attraverso l’assistenza dell’avvocato Bruno Larosa, ha fornito una serie di elementi e indicato alcune precise circostanze che ora i colleghi della capitale dovranno valutare e riscontrare.

Luca Lotti

Luca Lotti

Woodcock, nell’escludere di essere stato colui che informò il giornalista del Fatto Quotidiano violando il segreto, ha spiegato che la decisione di procedere alle iscrizioni sul registro degli indagati del generale dei carabinieri Tullio Del Sette, del generale Emanuele Saltalamacchia, comandante della Toscana, e del ministro dello Sport Luca Lotti, dopo gli interrogatori del 20 dicembre 2016 tenutisi fino a tarda sera al Noe dei vertici Consip Luigi Ferrara e Luigi Marroni, era nota a più persone.
Il magistrato non avrebbe tirato in ballo nessuno in maniera diretta ma di certo tanti investigatori erano a conoscenza che l’inchiesta Consip avrebbe segnato un importante passo avanti, effettivamente avvenuto il 21 dicembre con quelle tre iscrizioni.
I dati forniti da Woodcock saranno ora vagliati dai pm romani ai quali non rimane che completare l’attività istruttoria interrogando i tre indagati “eccellenti”, accusati di favoreggiamento e rivelazione del segreto. E tra questi, già nei prossimi giorni, potrebbe esserci il ministro Lotti. (agi)

 

 

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