Lo conferma presidente per scongiurare il commissariamento, ma gli detta la linea

Ussi, il Congresso precetta Luigi Ferraiolo

Luigi Ferrajolo

Luigi Ferrajolo

Ussi

CHIAVARI (Genova) – Luigi Ferrajolo è stato confermato per la quarta volta presidente nazionale dell’Ussi. Al Congresso di Chiavari il presidente uscente e unico candidato ha ottenuto 63 voti su 90 votanti (il 70% degli aventi diritti al voto), mentre le schede bianche sono state 23 e le nulle 4. Quattro anni fa a Matera Ferrajolo aveva ottenuto 86 voti su 108 (79%).
Nella sua relazione Ferrajolo, all’auditorium San Francesco di Chiavari, ha ricordato “i successi dell’Ussi negli ultimi quattro anni: dal seminario di Coverciano alla crescente visibilità del Torneo di calcio Alberto D’Aguanno e al recupero di credibilità dell’Ussi a livello nazionale e locale grazie alle quotidiane battaglie contro chi non rispetta il lavoro dei giornalisti sportivi. C’è bisogno – ha aggiunto – di essere ancora più legati al territorio e di rispondere ai bisogni e alle esigenze delle nuove generazioni di giornalisti, alle prese con una crisi del settore senza precedenti”.
Non sono, comunque, mancate le critiche, condensate nel documento della Conferenza dei presidenti regionali che a Ferrajolo ha contestato “la tendenza a rinviare e non a risolvere i problemi strutturali ed organizzativi che si sono evidenziati durante il mandato”. Nel documento letto in congresso, i Gruppi regionali hanno, infatti, rimproverato a Ferrajolo che “si è andata sempre più affermando negli ultimi anni una situazione di fatto per la quale l’organismo della stampa sportiva si è realisticamente manifestato come l’Ussi dei Gruppi regionali e non più come una Ussi unica nazionale. In sostanza le regioni, non vedendo affrontate le criticità segnalate ed osservando assieme alle evidenti difficoltà di intrapresa, anche l’impossibilità ad effettuare l’atteso cambio di marcia a livello centrale, si sono inevitabilmente dovute limitare a svolgere nel modo migliore possibile il loro ruolo sul territorio di competenza, facendolo però in maniera spontanea ed autoreferenziale, senza la sponda della struttura centrale”.

La delegazione della Calabria (prima regione italiana per iscritti e delegati) al Congresso di Chiavari: Andrea Musmeci, Francesco Pellicanò, Antonello Placanica, Massimo Calabrò, Maurizio Gangemi, Eugenio Marino, Rocco Musolino e Fabio Nicolò)

La delegazione della Calabria (prima regione italiana per iscritti all’Ussi e delegati al Congresso di Chiavari): Andrea Musmeci, Francesco Pellicanò, Antonello Placanica, Massimo Calabrò, Maurizio Gangemi, Eugenio Marino, Rocco Musolino e Fabio Nicolò)

Nel votare il candidato unico Luigi Ferrajolo, scongiurando così il rischio commissariamento per l’indizione di un congresso straordinario, i Gruppi regionali hanno così imposto un vero e proprio “programma” che va dalle riforme statutarie ai rapporti con gli organismi territoriali e, soprattutto, con gli interlocutori dell’Ussi, per far sì che il gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi della Fnsi possa svolgere in pieno la funzione per la quale ha diritto di esistere.
Non a caso, nel suo intervento, il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso, particolarmente impegnato a ridare ruolo e dignità ai gruppi di specializzazione, ha sottolineato che “nella fase che attraversiamo è necessario mantenere fermo il patto federale e rilanciare l’unità della categoria”.
Lorusso ha, infatti, ricordato che “i fronti su cui siamo impegnati sono molteplici. Dal tentativo di rendere marginale il ruolo del giornalista, che si concretizza negli attacchi quotidiani al diritto di cronaca e alla libertà di espressione, come dimostra il preoccupante aumento dei cronisti sotto scorta e delle querele temerarie, alla diffusione di un pensiero dominante secondo il quale sia possibile alimentare il mercato del lavoro con un numero sempre più elevato di giornalisti senza diritti e senza tutele. Non è più tollerabile derubricare i diritti del lavoro a questioni marginali. Se non ci saranno segnali di inversione di tendenza da parte del governo, a partire dai decreti attuativi della legge di riforma dell’editoria, dovremo mettere in campo azioni di protesta e di contrasto”.
Presente anche il presidente di Aips (Associazione internazionale stampa sportiva), Gianni Merlo, per il quale l’Ussi rinnova la candidatura a ricoprire il prestigioso incarico. Il Congresso ha, quindi, proceduto ad eleggere il Consiglio nazionale ed il Collegio dei revisori dei conti per il quadriennio 2017-2010. (giornalistitalia.it)

ELEZIONE DEL PRESIDENTE
Aventi diritto al voto 91. Votanti 90. Schede bianche 23. Schede nulle 4
Luigi Ferrajolo (Lazio) 63 voti

ELEZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE

Professionali
Aventi diritto al voto 64. Votanti 64 Schede bianche 0. Schede nulle 0
Gianfranco Coppola (Campania) 41
Alberto Bortolotti (Emilia Romagna) 39
Gaetano Rizzo (Sicilia) 38
Gianluigi Corti (Liguria) 35
Riccardo Signori (Lombardia) 34
Sergio Di Sciascio (Abruzzo) 33
Antonio Fatica (Molise) 31
Vito Marino (Puglia) 30
Andrea Frigo (Sardegna) 29
Fabio Nicolò (Calabria) 28
Francesco Cufari (Calabria) 28
Domenica Caligaris (Piemonte) 26
Piero Micoli (Friuli Venezia Giulia) 24
Luca Miani (Veneto) 24
Donatella Miliani (Umbria) 4
Roberto Gueli (Sicilia) 2
Luca Pozza (Veneto) 2
Bonsignore 1
Marcozzi 1
Morabito 1
Rolandi 1
Sinicropi 1

Collaboratori
Aventi diritto al voto 46. Votanti 46. Schede bianche 3. Schede nulle 0
Guido Lo Giudice (Lazio) 32
Margherita Agata (Basilicata) 28
Roberto Gabbucci (Marche) 26
Daniele Magagnin (Trentino Alto Adige) 24
Franco Vannini (Toscana) 23
Giuseppe Occhioni (Umbria) 22
Gilberto Padovan (Veneto) 2
Giuseppe Viscardi (Liguria) 1
Giuseppe Di Bella (Sicilia) 1

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

Professionali effettivi
Aventi diritto al voto 64. Votanti 64. Schede bianche 9. Schede nulle 1
Domenico Marcozzi (Abruzzo) 42
Antonello Capone (Lombardia) 1
Voti non validi 9
Professionali supplenti
Aventi diritto al voto 64. Votanti 64. Schede bianche 9. Schede nulle 1
Nando Aruffo (Abruzzo) 1
Voti non validi 11

Collaboratori effettivi
Aventi diritto al voto 46. Votanti 46. Schede bianche 0. Schede nulle 0
Giuseppe Viscardi (Liguria) 24
Giuseppe Accettura (Puglia) 6
Giuseppe Di Bella (Sicilia) 3
Rosario De Luca (Calabria) 2
Marco Capponi (Sardegna) 1

Collaboratori supplenti
Aventi diritto al voto 46. Votanti 46. Schede bianche 0. Schede nulle 0
Rosario De Luca (Calabria) 3
Giuseppe Di Bella (Sicilia) 1
Giuseppe Viscardi (Liguria) 1
Voti non validi 3

Tecnici effettivi
Giuseppe Di Bella (Sicilia) 30
Giuseppe Accettura (Puglia) 17
Rosario De Luca (Calabria) 1
Tecnici supplenti
Giuseppe Accettura (Puglia) 6
Giuseppe Di Bella (Sicilia) 13 già eletto membro effettivo
Rosario De Luca (Calabria) 1

IL DOCUMENTO DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI REGIONALI
“Definire un quadro di regole certe”

La Conferenza dei Presidenti dell’Ussi, facendo proprie le valutazioni e le proposte emerse in occasione degli incontri svoltisi a Roma il 12 dicembre 2016 ed a Firenze il 10 febbraio 2017, ribadisce con forza la necessità che il gruppo dirigente che sarà eletto nel prossimo Congresso Nazionale, in programma a Chiavari il 20 e il 21 febbraio 2017, si impegni a considerare come una delle priorità programmatiche da realizzare nell’arco del quadriennio del proprio mandato, la definizione di un quadro di regole certe, finalizzate alla tutela ed alla valorizzazione dei lavoro dei Gruppi regionali che rappresentano indiscutibilmente la componente maggiormente operativa dell’Ussi ed il cui ruolo non trova però il riscontro di un supporto e di una considerazione reali, soprattutto dopo le modifiche statutarie approvate nel 2012 che ne hanno svilito, invece di potenziarlo, il compito e la funzione.
Il quadriennio che si sta concludendo è stato, a giudizio dei presidenti dei Gruppi, caratterizzato da una tendenza a rinviare e non a risolvere i problemi strutturali ed organizzativi che si sono evidenziati durante il mandato. Tale ritardo nell’affrontare problematiche, mostrate con chiarezza e puntualità dai Gruppi regionali, possono essere derivate o da una sottovalutazione delle criticità emerse o forse anche da una concreta difficoltà nell’affrontarle e nel risolverle, dovuta alla struttura ed alla natura stessa degli organismo di governo centrale dell’Unione.
Si è dunque andata sempre più affermando negli ultimi anni una situazione di fatto per la quale l’organismo della stampa sportiva si è realisticamente manifestato come l’Ussi dei Gruppi regionali e non più come una Ussi unica nazionale. In sostanza le regioni, non vedendo affrontate le criticità segnalate ed osservando assieme alle evidenti difficoltà di intrapresa, anche l’impossibilità ad effettuare l’atteso cambio di marcia a livello centrale, si sono inevitabilmente dovute limitare a svolgere nel modo migliore possibile il loro ruolo sul territorio di competenza, facendolo però in maniera spontanea ed autoreferenziale, senza la sponda della struttura centrale.
Proprio con la finalità di invertire questa tendenza, la Conferenza dei Presidenti dell’Ussi chiede al candidato Presidente ed ai candidati Consiglieri Nazionali di impegnarsi preliminarmente ad operare nel corso del mandato quadriennale al quale dovessero essere chiamati, in sintonia con le attività espresse sul territorio dai Gruppi regionali, tenendo costantemente presenti i seguenti punti la cui osservanza sarà sottoposta, a cura dell’organismo rappresentativo dei Gruppi regionali, ad una puntuale attività di verifica:
– Creazione di un Comitato di presidenza che agisca in stretto collegamento con i Gruppi e garantisca una costante presenza sul territorio, soprattutto in occasione di manifestazioni ed iniziative realizzati nelle regioni. Tali attività, a giudizio dei presidenti dei Gruppi, danno lustro all’immagine dell’Ussi e ne mettono in vetrina le potenzialità, il dinamismo, le capacità di coinvolgimento e sono dunque fondamentali in termini di promozione e di sviluppo sia nell’ambito della professione, sia presso le istituzioni locali;
– Creazione di un Ufficio di Segreteria ben strutturato che svolga un lavoro tempestivo soprattutto in alcune attività fondamentali per il buon funzionamento della macchina, non soltanto a livello centrale, ma anche e soprattutto a livello di articolazioni territoriali dell’Unione. In particolare è necessario abbattere i tempi (attualmente eccessivamente lunghi) della produzione e del rilascio delle tessere per gli iscritti, nonché quelli relativi alla consegna dei bollini annuali. È indispensabile, infine, che l’Ufficio di Segreteria sia ben organizzato ed i suoi membri facilmente reperibili. Va dunque garantita la presenza di uno dei suoi componenti in maniera fissa e costante nella sede dell’Ussi Nazionale o quanto meno va assicurata la disponibilità ad una costante reperibilità;
– Individuazione all’interno del Consiglio di un consigliere delegato alla promozione del marchio Ussi sul territorio il quale – oltre ad attivarsi per collaborare con realtà esterne all’Ussi eventualmente incaricate di lavorare allo sviluppo del marketing e del settore commerciale – dialoghi costantemente con i Gruppi regionali, soprattutto in occasione di iniziative di promozione dagli stessi organizzate sul territorio, in modo da armonizzare le varie attività;
– Individuare una serie di quattro o cinque iniziative che tradizionalmente e costantemente vengono organizzate dai Gruppi regionali e che possono considerarsi più prestigiose ed importanti e stabilire una fattiva collaborazione con i Gruppi stessi per la realizzazione e la buona riuscita degli eventi, sfruttando al meglio gli incentivi alle sponsorizzazioni che il prestigio delle manifestazioni e l’attrattività del bacino di utenza possono offrire.
– La Conferenza dei Presidenti valuta negativamente la variazione statutaria, deliberata nel 2012, in tema di partecipazione dei presidenti dei Gruppi regionali alle riunioni del Consiglio Nazionale perché considera irrinunciabile l’apporto che da questi ultimi può e deve venire in termini di idee, di proposte e di stimolo. Pertanto la Conferenza dei Presidenti chiede preliminarmente e  preventivamente al Presidente che sarà eletto nel prossimo Congresso Nazionale di applicare durante il suo mandato in maniera estensiva quanto previsto nel Comma 8 dell’Art. 10 dello Statuto (“Il Presidente può ammettere ai lavori del Consiglio Direttivo, per consultazione e per la trattazione di specifici argomenti, e per il tempo limitato alla trattativa degli argomenti medesimi, estranei al Consiglio, senza diritto di voto”), invitando pertanto formalmente a partecipare ai lavori di alcune sedute del Consiglio Direttivo anche i presidenti dei Gruppi regionali, con spese a carico dei Gruppi qualora le sedute non coincidano con le riunioni dei presidenti previste dallo Statuto stesso.
– La Conferenza dei Presidenti nel ribadire la centralità e l’importanza del ruolo e della funzione del proprio presidente, auspica che durante il quadriennio che sta per cominciare si indica al più presto un’Assemblea straordinaria per modificare lo Statuto, allo scopo di sanare – oltre ad una serie di incongruenze relative alla funzione di alcuni istituti dell’Unione ed al combinato disposto Statuto -Regolamento operativo – una evidente incoerenza presente nell’atto normativo dell’Ussi, armonizzando cioè quanto stabilito nel comma 2 dell’Art. 10 (“Alle riunioni del Consiglio partecipano di diritto il Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti con diritto di voto ed il rappresentante della Fnsi con funzione esclusivamente consultiva”.) con quanto previsto nel comma 1 dell’Art.14 (“Il Presidente, i tre Vice Presidenti, il Segretario Generale e il Vice Segretario Generale costituiscono il Comitato di Presidenza. Alle riunioni del Comitato di Presidenza partecipa, con funzione consultiva, il Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti”).
È auspicabile, infine, che il nuovo Statuto rinnovi anche le modalità di formazione del Consiglio Nazionale, attraverso una diversa regolamentazione del sistema elettorale che dia più spazio alla componente espressa dalla Conferenza nazionale dei presenti dei Gruppi regionali.

IL DOCUMENTO APPROVATO DAL CONGRESSO SULLA CRISI DEL SETTORE
Al fianco della Fnsi nelle battaglie che ci aspettano

Il 45° Congresso nazionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, riunitosi a Chiavari, esprime profonda preoccupazione per la crisi complessiva che attraversa il settore dell’informazione e che causa pesanti tagli occupazionali nelle diverse articolazioni della professione. In modo particolare, suscita allarme lo stato dei conti dell’Istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi) e della Casagit. Le incertezze che gravano pesantemente sul futuro degli istituti di categoria, e dunque sul welfare, sulle pensioni e sull’assistenza sanitaria, sono strettamente collegate, da un lato alla contrazione dei posti di lavoro, ma dall’altro anche alla mancanza di prospettive a breve e a medio termine. In questo contesto, l’attesa per l’approvazione della riforma dell’Inpgi, i nodi non risolti legati agli stati di crisi e ai prepensionamenti, e il silenzio sceso sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, concorrono ad aumentare dubbi e incertezze nella categoria.
D’altro canto, appare ormai inevitabile la riforma della legge istitutiva dell’Ordine che definisca chiaramente i confini della professione e dell’accesso oggi non più controllabili né codificati. Se da un lato la riforma del consiglio nazionale dell’Ordine rappresenta un importante passo in avanti, dall’altra parte la mancata emanazione dei decreti attuativi crea una stato di incertezza ancora più grave.
I giornalisti sportivi vivono giornalmente gli effetti della crisi che ha ormai toccato tutti i settori dell’informazione sia tradizionale sia dei new media. La condizione dei colleghi di Radio Sportiva dove i colleghi sono costretti a lavorare al di fuori dal contratto e dalle norme più elementari, i 69 licenziamenti del gruppo 7Gold, gli esuberi annunciati nella redazione romana di SkyTg24, sono solo gli ultimi segnali, i più recenti, dopo le decine di stati di crisi che hanno decimato le redazioni, di una percorso che pare avviare la professione verso una deriva difficilmente recuperabile.
Pur in questo contesto di evidente difficoltà, l’Ussi rivendica un ruolo di forte impegno per la tutela, non solo dei posti di lavoro, ma anche della qualità dell’informazione che rimane uno dei valori fondamentali per l’intero paese. La naturale vocazione sindacale del gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi e l’impegno per difendere tutti i giornalismi e tutti i giornalisti, tutelati e precari, porta l’Ussi a chiedere un forte coinvolgimento e un chiaro impegno della Fnsi a sostegno delle battaglie che ci aspettano.

 

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