La Piesse ringrazia il direttore rientrante, ma il Cdr ammonisce: “La lotta non è finita”

Stipendi pagati, l’Unità torna in edicola con Staino

l’Unità

Sergio Staino

Sergio Staino

ROMA – Da oggi, giovedì 25 maggio, l’Unità torna in edicola nuovamente diretta da Sergio Staino. a società editrice La Piesse “ringrazia Sergio Staino per aver accettato di ritornare alla direzione del giornale, confidando nel suo prezioso contributo per il ripristino di un tavolo di confronto aziendale e sindacale per dipanare i nodi relativi al piano di ristrutturazione e rilancio de l’Unità”. Sul ritardo nel pagamento delle retribuzioni del mese di aprile, la società editrice precisa che “non c’è stato ovviamente alcun «ricatto» da parte dell’azienda, ma esso è stato semplicemente la conseguenza di una iniziativa giudiziaria, perpetrata in forme particolarmente aggressive, da parte di un’ex giornalista de l’Unità”. La società editrice Unità srl comunica, in ogni caso. che nella giornata di ieri ha proceduto al pagamento delle retribuzioni dei giornalisti e dipendenti de l’Unità”.
“Eravamo entrati in sciopero a oltranza – ricorda il Comitato di redazione – per difendere i nostri diritti e la nostra dignità professionale. Ci siamo battuti per respingere due ricatti: quello salariale e il ricatto dei licenziamenti collettivi. Per questo abbiamo scioperato per 7 giorni. Perché l’Unità, il giornale dei lavoratori, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, non divenisse l’apripista per lo stravolgimento, nel campo dell’editoria, di diritti contrattuali e costituzionali”.
“Abbiamo rigettato – aggiunge il Cdr – l’odioso baratto tra salari e diritti. La determinazione e la compattezza della redazione ha ottenuto due primi, importanti risultati: il pagamento delle retribuzioni e l’impegno del rientrante direttore Sergio Staino a non firmare lettere di licenziamento. Per questo torniamo al lavoro e il giornale in edicola”.
“Sappiamo bene – ammonisce il Cdr – che la nostra lotta non è finita. Chiediamo che si riapra da subito un tavolo aziendale per discutere con la proprietà e la direzione giornalistica un piano industriale ed editoriale finalizzato al rilancio del giornale, sia sul cartaceo che on line. Il Cdr non si è mai sottratto ad un confronto che tenesse conto della grave situazione economica in cui versa l’azienda e del necessario contenimento dei costi. Ribadiamo questo impegno e al tempo stesso confermiamo, col sostegno della Fnsi e di Stampa Romana, la nostra assoluta contrarietà a qualsiasi ristrutturazione che contempli licenziamenti collettivi. Torniamo in edicola, forti delle nostre ragioni, della solidarietà ricevuta, a ogni livello, del sostegno dei lettori, pronti a ritornare a lottare se i nostri diritti verranno rimessi in discussione”. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.