Sospese anche le trasmissioni delle emittenti televisive private Sbs e SomNews

Repressione in Somaliland: arrestati 2 giornalisti

Mohamed Ahmed Jama Bidhanshe e Abdirahman Keyse Bulsho Tungub

HARGHEISA (Somaliland) – Reporters Sans Frontieres ha denunciato ieri l’arresto di due giornalisti e la sospensione delle trasmissioni di altrettante emittenti televisive private nell’autoproclamata repubblica del Somaliland per la loro copertura delle recenti proteste e dei combattimenti alla frontiera con la Somalia.
Il 28 maggio, nella città di Las Anod, le forze di polizia del Somaliland hanno arrestato 47 manifestanti e due giornalisti, che chiedevano il ricongiungimento con la Somalia. La città è contesa con il vicino stato federato autonomo somalo del Puntland. Ieri, le autorità hanno annunciato la sospensione delle trasmissioni delle emittenti private Sbs e SomNews, accusandole di essere “coinvolte in campagne politiche” per la loro copertura delle proteste a Las Anod.
“Reporters Sans Frontieres invita le autorità a porre fine alla repressione sui media privati nel Somaliland”, si legge in un comunicato dell’organizzazione. L’Unione nazionale dei giornalisti somali (Nusoj) ha, poi, denunciato gli “atti di repressione e intimidazione dei media indipendenti”.
Rsf condanna anche l’arresto, avvenuto lunedì, del giornalista della Sbs, Mohamed Ahmed Jama Bidhanshe, così come quello del giornalista Abdirahman Keyse Bulsho Tungub, avvenuto domenica, autore di una relazione sulla esasperazione degli abitanti della regione di East Sool per i combattimenti con il Puntland.
La scorsa settimana, alcuni combattimenti avvenuti tra le forze militari dello stato federato semi-autonomo somalo del Puntland e quelle dell’autoproclamata repubblica del Somaliland hanno provocato decine di morti nella città di contesa di Tukaraq, situata a 90 chilometri da Garowe, capitale amministrativa del Puntland, nella regione di East Sool.
A gennaio, gli eserciti di Puntland e Somaliland si sono scontrati direttamente per la prima volta da anni. Gli scontri sono ripresi il 15 maggio e ancora ieri. Il controllo della regione è qualcosa a cui nessuno dei due governi vuole rinunciare.
L’autoproclamata repubblica del Somaliland rivendica l’area di confine con il Puntland come parte del proprio territorio dalla sua dichiarazione unilaterale di indipendenza, avvenuta nel 1991. Tuttavia, quest’area è popolata da alcuni clan, vicini a quelli che abitano nel Puntland e questo è fonte di tensioni nella zona. (agi)

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