“Piemonte, wine and travel atlas”: il libro del giornalista olandese innamorato dell’Italia

Paul Balke, dall’Olanda al Piemonte per il vino

Paul Balke

Paul Balke

CUNEO – Dall’Olanda al Piemonte per inseguire la sua passione per i vini. Paul Balke, giornalista e scrittore di Utrecht, dopo gli studi in giurisprudenza – “senza piacere” –, si è dedicato alle raffinatezze del palato, frequentando prima “l’istituto enologico d’Olanda” e poi pubblicando una quantità di articoli sull’argomento.
Il suo impegno di sommelier l’ha portato ad innamorarsi delle bottiglie del Monferrato e delle Langhe al punto di trasferirvi fisicamente la sua residenza.
Così, a 50 anni e con un bagaglio di trent’anni di professione, ha disceso l’Europa. Adesso, di anni  – d’età, s’intende – ne ha 57. Per qualche tempo ha abitato a Tortona, nell’alessandrino, ed ora ha casa a Neive, nell’albese, provincia di Cuneo.
Dalla sua passione per uva, vino e cantine è nato un libro: “Piemonte, wine and travel atlas”. Il testo è in italiano e in inglese, conta 256 pagine e 480 fotografie con 14 cartine geografiche. La grafica – raffinata – è stata affidata allo studio “Chateaux Ostade”. Il prezzo di copertina – 50 euro – non è proprio modesto, eppure il libro, che non si rivolge soltanto agli addetti ai lavori, in poche settimane è andato esaurito al punto che sta per uscire la ristampa.
Definirlo “atlante” non è esagerato perché i capitoli del libro di Balke non trascurano alcun dettaglio. Ovviamente, grande spazio per i vini principeschi – Barolo, Barbaresco, Barbera –, ma Paul Balke non si è sottratto dall’indagare anche fra i vitigni che occupano soltanto un micro-spazio. Ad esempio? Il Timorasso, che si coltiva a Costigliole d’Asti, o il Doux d’Henry, che cresce a Pinerolo (dove la provincia di Torino va arrampicandosi verso la val Susa). Fra tutti e due riescono a proporre qualche migliaio di bottiglie che vanno a un pubblico di nicchia, ma super selezionato.
«Gli stranieri – parere di giornalista olandese – sono curiosi dell’Italia e ne amano gli aspetti più tradizionali. Il vino e la gastronomia sono un brand efficace di promozione turistica e, in questi anni, sono stati fatti progressi, ma è del tutto evidente che si dovrebbe fare molto di più».
Balke adesso pubblica, soprattutto, sulla rivista russa “Simplex Wine” e su quella olandese “Persch”, ma i suoi interessi restano tricolore.
Sul modello del libro pubblicato in Piemonte, immagina, infatti, di ripetere l’esperienza in Friuli e in Campania dove i vini sono altrettanto prestigiosi. (giornalistitalia.it)

Riccardo Del Boca

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