Da Trieste un Manifesto per ridurre, arginare e combattere le degenerazioni della Rete

Parole O_stili, stop al linguaggio dell’odio

Parole ostiliTRIESTE – Fnsi e Assostampa del Friuli Venezia Giulia hanno partecipato alla manifestazione “Parole O_Stili”, aderendo al manifesto contro il linguaggio dell’odio e della violenza, in rete ma non solo, presentato ieri alla Stazione Marittima di Trieste.
Il sindacato unitario dei giornalisti – che ha patrocinato la manifestazione triestina assieme all’Ordine dei giornalisti Fvg – condivide i principi che ispirano il manifesto, perché rifiuta la facile strada delle censure, dei bavagli e dei “tribunali della verità”, per puntare invece sul rispetto, sulla formazione, sulla responsabilità, sulla volontà di contrastare sempre e comunque il linguaggio dell’odio e della violenza, dentro e fuori la rete.
FnsiUna scelta che rientra nel percorso scelto da tempo dalla Fnsi, che infatti partecipa sin dall’inizio anche al progetto dell’associazione Carta di Roma, che da anni analizza e combatte i linguaggi di odio, discriminazione e razzismo.
Per tutte queste ragioni la Fnsi proporrà ai ministeri competenti di promuovere nelle scuole e nelle università corsi di formazione e laboratori didattici, a partire proprio dalle proposte di Carta di Roma, di Parole O_Stili e di quanti hanno nel cuore i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione.
Assostampa Friuli Venezia GiuliaIl sindacato dei giornalisti raddoppierà, inoltre, le proprie iniziative volte a contrastare e respingere le parole e le azioni ostili scagliate da più parti contro i cronisti e il diritto di cronaca, con l’unico obiettivo di intimidire chi tenta di illuminare le terre occupate da mafia, malaffare e corruzione.
“Sono qui perché sono uno come voi”, ha dichiarato sul palco di “Parole o_stili” il cantante Gianni Morandi, presente alla manifestazione assieme alla presidente della Camera Laura Boldrini.

Laura Boldrini

Laura Boldrini

Ideatrice del progetto è Rosy Russo, che ha annunciato la presentazione di un “Manifesto della comunicazione ostile” scritto a più mani dalla community con l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere i linguaggi negativi della Rete.
“La Rete – ha commentato Russo – sta diventando il luogo privilegiato dell’incitamento alla tolleranza, all’odio, alla diffamazione. Parole o_stili ha l’ambizione di invertire questo trend diffondendo on line il virus positivo dell’inclusione e del rispetto grazie ad una community capace di raggiungere quasi 4 milioni su Twitter.
Se mettiamo insieme la paura di cadere nel trappolone della rete, di non riuscire a «porgere l’altro tweet», di essere in difficoltà ad essere se stessi, di non avere più la voglia di confrontarsi è perché c’è sempre un troll dietro l’angolo”.

Gianni Morandi direttore (per un giorno) del Carlino

Gianni Morandi

Dal canto suo, Laura Boldrini, presidente della Camera, ricordando che “Facebook, insieme agli altri colossi della Rete, ha firmato un codice di condotta contro la diffusione dell’illecito incitamento all’odio in Europa”, ha denunciato che “dalla prima verifica semestrale risulta, invece, che abbia cancellato appena il 28% dei contenuti segnalati come discriminatori o razzisti. Una media che si ricava dal 50% di Germania e Francia e dal misero 4% italiano”.
A giudizio della Boldrini “forse tutto questo avviene anche perché Facebook, nonostante i suoi 28 milioni di utenti in Italia, non ha ancora aperto un ufficio operativo nel nostro Paese”.
Il Manifesto della comunicazione non ostile, elaborato sulla scorta delle oltre 250 proposte della Rete, è stato riformulato in 23 princìpi di stile sottoposti a votazione online. I primi 6 sono stati scelti direttamente dalla Rete, che ha espresso complessivamente oltre 17 mila preferenze tra il 31 gennaio e il 14 febbraio, mentre altri 4 sono stati selezionati da 100 “influencer”. (giornalistitalia.it)

Manifesto Parole Ostili

 

 

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