“Stampa Libera e Indipendente” invoca massima chiarezza nell’unità della categoria e si organizza tra i professionisti

Odg Campania nella bufera: i pubblicisti non ci stanno

Odg CampaniaNAPOLI – Ordine dei giornalisti della Campania nella bufera con denunce e durissimi scambi di accuse tra vincenti e perdenti della componente professionisti. All’origine della contesa ci sarebbe la presunta partecipazione al ballottaggio di elettori che non ne avrebbero avuto la titolarità, avendo sanato la morosità soltanto dopo il primo turno. Accuse, naturalmente, respinte dall’Odg campano che, rassicura, sulla regolarità del voto.
In attesa di chiarimenti, il “Movimento Unitario Giornalisti per la Campania” che aderisce a “Stampa Libera e Indipendente” si è riunito, oggi, in assemblea alla presenza dei 14 pubblicisti eletti a furor di popolo al primo turno, quindi non interessati alla polemica scaturita dal ballottaggio.
Alla riunione, coordinata dal leader campano di “Stampa Libera e Indipendente”, Mimmo Falco (950 preferenze su 1024 voti validi al primo turno), componente della Giunta Esecutiva Fnsi e vicepresidente regionale uscente dell’Odg, hanno partecipato i 10 pubblicisti eletti al Consiglio Nazionale (Salvatore Campitiello, Claudio Ciotola, Annamaria Riccio, Vera De Luca, Carlo Conte, Riccardo Stravino, Alessandro Sansoni, Alessandro Savoia, Francesco Ferraro, Massimiliano Musto), i 3 eletti al Consiglio Regionale (Mimmo Falco, Gennaro Guida, Lucio Perone) ed il revisore dei conti (Mauro Fellico), nonché dirigenti regionali, rappresentanti negli organismi della Fnsi e della Assostampa Napoletana, componenti del Collegio regionale di disciplina e rappresentanti presso il Tribunale e la Corte di Appello di Napoli. Una grande manifestazione dalla quale è scaturito un ampio e partecipato dibattito sui problemi della categoria.
L’assemblea ha, quindi, approfondito le diverse tematiche che caratterizzano l’attuale situazione della professione, con particolare riferimento alle procedure per il ricongiungimento professionale, all’applicazione della legge 150/2000 (uffici stampa), alla carta di Firenze e all’equo compenso.
 Nel corso del confronto é stata, inoltre, ribadita “l’ineluttabile necessità di trovare una convinta e non apparente unità della categoria per tutelare e difendere i colleghi giornalisti”.
“Stampa Libera e Indipendente” non può fare a meno di “stigmatizzare tutte le posizioni di aperta e forte contrapposizione registrate all’interno della categoria all’indomani del ballottaggio per le elezioni dei rappresentanti professionisti al Consiglio Nazionale e a quello Regionale della Campania”.
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Tale contrapposizione – afferma il Movimento Unitario Giornalisti per la Campania – Stampa Libera e Indipendente – indebolisce e svilisce il ruolo di tutte le rappresentanze istituzionali, sia ordinistiche che sindacali, relegandole in una posizione di forte subalternità nei confronti delle istituzioni pubbliche e degli editori.
Le divisioni – aggiunge – si sono caratterizzate anche in queste ore in una serie di incontri scollegati tra loro senza un minimo di intesa e di programmazione su quanto mettere in campo per la reale tutela della professione”.
Lo stato di crisi di numerose realtà territoriali, sia della carta stampata, sia delle agenzia di stampa, sia delle radio e delle televisioni, impongono, invece, “una azione responsabile, condivisa e unitaria, priva di personalismi e protesa alla tutela degli interessi di tutti i colleghi”.
Pertanto, il Movimento Unitario Giornalisti per la Campania – Stampa Libera e Indipendente, “viste le azioni poste in essere circa lo svolgimento delle elezioni per il ballottaggio dei colleghi professionisti del 26 maggio 2013, 
considerato il clima di polemiche registrato a tutt’oggi”, chiede ai colleghi giornalisti pubblicisti eletti al primo turno al Consiglio Regionale della Campania di astenersi dal partecipare alla riunione programmata per il prossimo 3 giugno, alle ore 15, con all’ordine del giorno, tra l’altro, le elezioni delle cariche istituzionali.
L’assemblea del Movimento Unitario Giornalisti per la Campania – Stampa Libera e Indipendente non si limita a chiedere ai propri rappresentanti di “non partecipare alle future riunioni che saranno convocate, fino a un necessario chiarimento tra le diverse posizioni emerse”, ma “invita gli eletti, se dovesse perdurare il clima di polemiche, a rassegnare irrevocabilmente le loro dimissioni da consiglieri regionali dell’Ordine dei giornalisti”.
Inoltre, il Movimento Unitario Giornalisti per la Campania – Stampa Libera e Indipendente “dá mandato ai consiglieri nazionali eletti di rendersi interpreti delle esigenze che potranno essere espresse dal territorio e poi cercare di realizzare ampie intese per caratterizzare, anche a livello nazionale, l’unità della categoria che in questo momento è indispensabile”.
Infine, l’assemblea del Movimento campano di “Stampa Libera e Indipendente” chiede di “proseguire nella mobilitazione per dare un apporto sostanziale sia all’Ordine che al Sindacato, preannunciando che presenterà propri rappresentanti, sia professionisti che pubblicisti, a tutti i i livelli nelle future competizioni per le elezioni dei rappresentanti della categoria, rifiutando tutte le logiche di contrapposizione sterili e manichee”.

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