Lucarelli al direttore Barbano: “Ripensaci”. Molti fanno tutt’altro che lavoro autonomo

Il Mattino taglia i compensi ai collaboratori

Ottavio Lucarelli

Ottavio Lucarelli

Il MattinoNAPOLI –  “Il persistere della crisi dell’editoria mi impone un ulteriore taglio dei costi delle ns. collaborazioni giornalistiche già a partire dal 1 agosto 2014. Ti preannuncio pertanto che nei prossimi giorni la mia segreteria ti contatterà per proporti il nuovo compenso. So di chiederti un sacrificio tanto doloroso quanto purtroppo necessario. Per questo seppure tu dovessi decidere di non proseguire la tua collaborazione meriti sin d’ora comunque e in ogni caso tutta la mia sincera comprensione e gratitudine. Sono certo però che anche in questa difficilissima situazione, non farai mancare il tuo preziosissimo personale contributo per consentire al giornale che amiamo di continuare a guardare con positività al futuro”. 
La lettera, datata 15 luglio 2014, reca la firma di Alessandro Barbano, direttore de “Il Mattino”, il quotidiano napoletano di proprietà del Gruppo Caltagirone. Destinatari sono tutti i collaboratori del giornale, ovvero coloro i quali, grazie al nuovo accordo sul lavoro autonomo inserito nel contratto nazionale di lavoro giornalistico Fieg-Fnsi potrebbero facilmente dimostrare di svolgere lavoro dipendente, quindi rivendicare l’applicazione quantomeno dell’articolo 2 o 12.
Sul taglio dei compensi al Mattino, annunciato via mail dal direttore, interviene il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, rilevando che “non è questione di poco conto. Parliamo di colleghi – sottolinea Lucarelli – che 
lavorano giornate intere per scrivere diversi articoli al mese. Perché
 affrontare le difficoltà, di cui parla il direttore nella lettera,
 colpendo la fascia più debole di precariato?”.
L’auspicio di Ottavio Lucarelli è che “alla 
mail non faccia seguito un concreto taglio dei compensi a giornalisti
 che coprono l’informazione da ogni angolo della Campania garantendo 
trasparenza, correttezza e professionalità. Il direttore ci ripensi.
 Ne trarrebbe giovamento non solo ogni singolo giornalista 
collaboratore, ma anche l’opinione pubblica della Campania per la
 quale il Mattino è un importante punto di riferimento”.

 

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