Citato dall’illustre quotidiano come “saggista che ha scritto molto sui Savoia”

E Lorenzo Del Boca finì sul New York Times

Lorenzo Del Boca

Lorenzo Del Boca

ROMA – A piedi, come Sigerico nel 990, da Canterbury ad Aosta. E da qui a Roma, per concludere un pellegrinaggio lungo la via Francigena e il crinale della storia, non solo religiosa, che la Rai ha poi raccontato in mondovisione.
Un mese più tardi, tra una presentazione e l’altra del suo ultimo libro, “Il mistero del cavaliere”, che rammenta ai più la meravigliosa storia di Pierre Terrail di Bayard, cavaliere senza macchia e un gran senso dell’onore, e l’uscita, a tappe, su Libero del suo best seller sul conflitto mondiale del 1914-1918, “Grande guerra, piccoli generali”, Lorenzo Del Boca – giornalista, storico, presidente emerito dell’Ordine nazionale dei giornalisti e della Federazione della Stampa – spezza l’afosa routine (pre)ferragostana finendo nientemeno che sul New York Times.
E’ riferita alla sua attività di storico e, in particolare, ai suoi saggi illuminati – e illuminanti – su Casa Savoia (un titolo su tutti: “Maledetti Savoia”) la citazione che il quotidiano statunitense gli riserva (il link dell’articolo del New Tork Times: http://www.nytimes.com/2014/08/12/world/europe/standing-guard-over-a-monarchys-tainted-legacy.html?ref=world&_r=0).
Parlando della Guardia d’onore alle tombe dei Padri della Patria al Pantheon, la giornalista del Nyt Elisabetta Povoledo chiama, infatti, in causa Del Boca, presentandolo ai lettori d’oltreoceano come “un saggista che ha dedicato ampi lavori alla famiglia reale”.
E’ a Lorenzo Del Boca che la collega del New York Times ricorre per spiegare che “noi (italiani, ndr) abbiamo avuto solo disastri da Casa Savoia. Fatta eccezione per Umberto II, che fu re per 40 giorni, c’è ben poco di positivo da dire”.

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