Da “bomba d’acqua” a “sciame sismico”: è corretto dirlo o scriverlo? Interviene il Cnr

Le parole della scienza più amate dalla stampa

FocusROMA – Da “zuppa di plastica” a “sciame sismico”, da “particella di Dio” a “bomba d’acqua”, sono tante le espressioni usate per indicare realtà o eventi scientifico–tecnologici e divenute di successo, a volte con significati diversi da quelli originari. Perché, se è vero che, come dicevano gli antichi, “Nomina sunt consequentia rerum”, i nomi conseguono alle cose, l’impressione che oggi talvolta abbiamo è che sia l’opposto, che siano, cioè, le parole con cui le definiamo a creare le cose.
Non a caso, nel Focus dell’ultimo numero del web magazine del Cnr, l’Almanacco della Scienza, vengono prese in esame le parole “scientifiche” più diffuse, con l’aiuto dei ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche.
Nel Focus monografico di questo numero dell’Almanacco della Scienza, vengono, infatti, passate sotto la lente alcune tra le più comuni locuzioni provenienti del mondo della scienza e utilizzate dai media e nel linguaggio comune, a volte con significati diversi da quelli originari. A fare chiarezza ci pensano, appunto, i ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche.
Vincenzo Levizzani dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima ha affrontato le cosiddette “scie chimiche”; Stefano Aliani dell’Istituto di scienze marine “microplastiche” e “zuppa di plastica”; Paolo Messina dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria e Alessandro Amato dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno spiegato l’espressione “sciame sismico”.
Abbiamo poi affrontato il significato e il successo di “particella di Dio” con il direttore del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia Corrado Spinella; su “femminicidio” abbiamo parlato con Ezio Alessio Gensini dell’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica, curatore di una collettanea su questo neologismo; di “Dna” con il genetista Paolo Vezzoni; di “biologico” e “km zero” con il direttore del Dipartimento scienze bio-agroalimentari Francesco Loreto e con Silvia Caravita dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali e Antonio Coviello dell’Istituto di ricerche sulle attività terziarie. Marco Ferrazzoli ha ricordato le tante espressioni legate al clima, da “gelicidio” a “effetto serra”.
In “Altra ricerca” si parla, tra l’altro di una conferenza promossa dall’Accademia dei XL sul superamento del dualismo tra scienze naturali e umanistiche, del concorso “Donne e ricerca in fisica: stereotipi e pregiudizi” promosso da Infn e Cnr, della mostra “Nasa. A Human Adventure”.
Il “Faccia a faccia” è con l’artista Tullio Pericoli. Tra le “Recensioni”, lo spettacolo “Freud o l’interpretazione dei sogni” e “Mindscapes” di Vittorio Lingiardi.
Il web magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è on line all’indirizzo www.almanacco.cnr.it. (giornalistitalia.it)

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