La giornalista era scomparsa da giorni. Peter Madsen arrestato per omicidio colposo

Kim Wall morta a bordo del sommergibile

Kim Wall e Peter Madsen

Kim Wall e Peter Madsen

COPENAGHEN (Danimarca) – Il peggiore degli epiloghi per la misteriosa vicenda di Kim Wall, la giornalista svedese di cui si erano perse le tracce alcuni giorni fa: è morta e il suo corpo sarebbe stato gettato in mare. Almeno secondo quanto rivela il proprietario e inventore del sommergibile su cui la giornalista è stata vista l’ultima volta.
Il corpo della cronista, 30 anni, collaboratrice freelance di New York Times, Vice e Guardian, non era all’interno del relitto del sommergibile Nautilus recuperato a Koge Bay, a sud di Copenaghen. Ma la polizia non ha più dubbi sulla sua morte.
La giornalista, infatti, era stata vista per l’ultima volta proprio a bordo del sommergibile – creato dall’inventore danese Peter Madsen – di cui doveva documentare la storia. Cosa sia accaduto dal momento che la Wall è salita a bordo, fino alla sua scomparsa, è ancora tutto da chiarire. A dare l’allarme è il compagno della giornalista, preoccupato perchè non aveva sue notizie.
Gli investigatori, al momento, hanno come elementi solo quelli forniti da Madsen, che ha raccontato di essersi messo in salvo – grazie a una nave dei soccorritori allertati da un messaggio radio – dopo che il Nautilus è affondato per un’avaria.
Madsen afferma che in quel momento la giornalista non si trovava con lui perchè sarebbe sbarcata giovedì notte – il 10 agosto – su un isoletta del porto di Copenaghen. Ma sul perchè la Wall gli avesse chiesto di scendere, nessuna precisazione. Ora, l’inventore del Nautilus ha cambiato versione:  “C’è stato un incidente a bordo, – ha rivelato alla polizia – che ha portato alla morte di Kim Wall” e “di conseguenza ho buttato il corpo in un punto indefinito della baia di Koge”.
La polizia lo ha, quindi, arrestato con l’accusa di omicidio colposo “per negligenza” ed ora intende procedere al recupero del mezzo subacqueo, lungo 18 metri. Il sottomarino non è, però, molto stabile e finora i sub non sono riusciti a portare a termine l’intera operazione.
Vale la pena ricordare che Peter Madsen nel 2008 era salito agli onori della cronaca per essere riuscito a costruire un sottomarino grazie ad una raccolta di finanziamenti in crowdfunding. (giornalistitalia.it)

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