Scoperto casualmente l’annuncio di vendita, oggi e domani il giornale non esce

Il Mattino vende la sede: giornalisti in sciopero

La storica sede del quotidiano Il Mattino di Napoli, in via Chiatamone

NAPOLI – Il quotidiano Il Mattino non sarà in edicola oggi e domani per uno sciopero dei giornalisti che, casualmente, ieri sera hanno notato sul menabò di una pagina destinata alla pubblicazione nell’edizione di oggi un’inserzione pubblicitaria sulla vendita dello storico palazzo di via Chiatamone 65 che, dal 1962, ospita la redazione del giornale.
Convocata ad horas dal Comitato di redazione, l’Assemblea dei giornalisti, a giornale già parzialmente lavorato, ha, infatti, votato all’unanimità due giorni di sciopero. Anche il sito de “Il Mattino” non sarà aggiornato fino alle ore 8 di domani, giovedì 21 giugno.
La redazione si era detta “preoccupata per lo spostamento di sede, comprendendo i motivi di risparmio economico, ma lamentando la perdita di centralità geografica e culturale e aprendo una trattativa sulle condizioni di sicurezza presso la nuova sede destinata”.
“L’annuncio pubblicitario in fase di trattative sindacali e in assenza di risposte da parte dell’azienda – denuncia il Cdr – è una provocazione che non poteva essere accolta diversamente: tre erano i giorni di sciopero già proclamati e finora non utilizzati per un atto di responsabilità”.
La redazione de “Il Mattino”, riunita in assemblea permanente nelle prossime ore, deciderà le strategie da intraprendere.
L’azienda, dal canto suo, sostiene che “già da alcuni mesi il Comitato di Redazione è stato informato, in maniera esaustiva, della decisione di risolvere il contratto di affitto della sede di via Chiatamone e di sottoscriverne un altro, più vantaggioso, per i nuovi locali del Centro Direzionale”.
“I motivi – sostiene Caltagirone Editore – sono stati ampiamente discussi: palazzo occupato solo in minima parte, costi gestionali abnormi e insostenibilità del risultato economico di bilancio”.
Secondo l’azienda “il Cdr, in occasione dei vari incontri avuti, ha sollevato talune questioni legate al trasferimento nella nuova sede e in particolare ha chiesto garanzie di sicurezza durante l’uscita serale dal lavoro”.
Caltagirone Editore aggiunge che “su tutti i rilievi posti, l’Azienda ha fornito esaurienti chiarimenti, dichiarandosi inoltre disponibile a nuovi incontri”. Pertanto, secondo l’editore “lo sciopero è immotivato e incomprensibile in quanto va contro la libera decisione di un proprietario terzo di mettere sul mercato un proprio immobile e rende inutile ogni ulteriore confronto sindacale”.
Piena solidarietà ai giornalisti in sciopero viene espressa dalla Federazione Nazionale della Stampa e dall’Associazione Regionale di Stampa, ricordando che “non è la prima volta che l’editore agisce in totale dispregio dei corretti rapporti sindacali”.
Ritenendo “necessario dare un segnale forte e reagire per contrastare atteggiamenti oramai intollerabili”, la Fnsi annuncia che anche di questo caso si discuterà nella consulta dei Cdr convocata per domani a Roma. (giornalistitalia.it)

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