In esubero 6 su 30, revisione dei contratti individuali e disdetta degli accordi di II livello

Il Giorno vuole tagliare i corrispondenti

il-giornoMILANO – I corrispondenti del quotidiano Il Giorno respingono “al mittente con decisione e sdegno, analogamente a quanto già fatto dal Comitato di redazione, l’umiliante comunicazione dell’Azienda di voler procedere alla dichiarazione di esuberi (6 corrispondenti su 30), alla revisione unilaterale dei contratti individuali e alla disdetta degli accordi di secondo livello.
“Abbiamo già pagato di tasca nostra – ricordano i corrispondenti del Giorno – e al di fuori di ogni contesto di trattativa sindacale, subendo pesanti tagli sia dell’organico sia di stipendio, nonostante con la nostra presenza e il nostro impegno sopperiamo anche alla mancanza di una struttura redazionale sul territorio nella maggior parte delle zone di diffusione del giornale. Per questo sollecitiamo, semmai, l’Azienda a procedere quanto prima alla stabilizzazione dei colleghi precari che da tempo avrebbero dovuto essere assunti come stabilito nei precedenti accordi sindacali, ad adeguare i nostri compensi e ad attingere in via privilegiata ai noi corrispondenti per il completamento degli organici redazionali”.
I corrispondenti de Il Giorno chiedono, inoltre, al direttore Sandro Neri di “impartire direttive precise circa una maggiore valorizzazione rispetto a risorse esterne, al fine di tutelare il nostro posto di lavoro, il nostro stipendio e la nostra professionalità”.
In questa fase delicata, naturalmente, i corrispondenti del quotidiano milanese auspicano anche “il sostegno dei colleghi redattori, verso i quali abbiamo sempre dato prova di disponibilità e collaborazione, affinché ci pongano nelle condizioni di assolvere agli obblighi contrattuali” e confidano nel supporto dei vertici della Fnsi, ai quali chiedono “un contributo concreto nella difesa occupazionale e salariale”. (giornalistitalia.it)

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