Grazie alla campagna promossa dal Sugc consegnati oggi a Napoli 4mila euro

Il cuore dei giornalisti batte per Carla Caiazzo

Da sinistra: Carla Caiazzo, Armando Borriello, Carmen Padula e Marco Musella

NAPOLI – Si è chiusa con successo la campagna di crowdfunding promossa dal Sindacato unitario giornalisti della Campania in favore di Carla Caiazzo, la donna a cui il suo ex compagno ha dato fuoco. Nella sede del Sugc di via Cappella Vecchia, a Napoli, questa mattina il presidente Armando Borriello ha consegnato a Carla Caiazzo l’assegno di 4020,50 euro.
«La cifra raccolta attraverso la piattaforma di crowdfunding Meridonare – ha spiegato Borriello – servirà per permettere a Carla alcuni interventi chirurgici necessari per ritrovare la sua identità dopo essere stata completamente sfigurata».
Oltre a Carla Caiazzo, ad esporre i positivi risultati della campagna di crowdfunding è stato il prof. Marco Musella, presidente di Meridonare: «Si tratta della prima campagna destinata ad una sola persona che, però, rappresenta una drammatica realtà che accomuna purtroppo tante donne vittime di violenze. Noi di Meridonare e della Fondazione siamo vicini a queste battaglie di sensibilizzazione e civiltà».
Laura Viggiano, delegata per le pari opportunità del Sugc, dal canto suo, ha aggiunto che “è stata un’idea promossa da uomini del nostro sindacato che la commissione ha immediatamente appoggiato. Il sindacato campano si apre, quindi a battaglie di civiltà, oltre che alla tutela della categoria».
Anche Carmen Padula, dell’Associazione Feminin Pluriel, ha sottolineato che la propria associazione non ha esitato un attimo nel far sentire il sostegno a Carla: “Tante donne in supporto di una di noi che ha subito una dura aggressione».
Un passo importante, dunque, contro ogni forma di violenza sulle donne, ma anche una risposta alle carenze dello Stato che troppo spesso, oltre le cure necessarie alla sopravvivenza, non sostiene la riconquista di una dignità fisica e morale delle vittime di violenze.
«Lo Stato mi ha abbandonata – ha concluso Carla Caiazzo – e sono contenta che, dal basso, sia ancora viva quella solidarietà che le istituzioni hanno dimenticato. Ringrazio il sindacato dei giornalisti e Meridonare per questa iniziativa che mi fa capire che non sono sola. Ho fondato un’associazione che deve sensibilizzare al tema della violenza sulle donne, ne sentivo il bisogno». (giornalistitalia.it)

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