Continua la vergognosa persecuzione messa in atto dal regime del dittatore Erdogan

Giornalisti Cumhuriyet: chiesti 15 anni di carcere

Can Dundar

Can Dundar

ISTANBUL (Turchia) – La procura di Istanbul ha chiesto condanne dai 7 ai 15 anni di reclusione per 13 giornalisti e dipendenti del quotidiano di opposizione Cumhuriyet. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu, il pubblico ministero ha chiesto la condanna per 13 imputati, colpevoli di “aver aiutato un’organizzazione terroristica senza esserne membri”.
Il procedimento, che si svolge in un’aula del carcere di Silivri a Istanbul, vede imputate in tutto 19 persone, tra cui alcuni dei più noti giornalisti del paese, come l’ex direttore Can Dundar, processato in contumacia in quanto rifugiatosi in Germania, e il suo successore, Murat Sabuncu, detenuto da 495 giorni. Anche il presidente del Consiglio direttivo del giornale, Akin Atalay e il noto reporter investigativo Ahmet Sik figurano tra gli imputati trattenuti in carcere.
Gli imputati sono accusati di avere legami a vario titolo con diverse organizzazioni terroristiche, come la rete dell’imam Fethullah Gulen, considerato da Ankara l’ispiratore del tentato golpe del luglio 2016, il partito dei lavoratori curdi (Pkk) o il gruppo armato di estrema sinistra Dhkp/c.
Secondo l’osservatorio per la libertà di stampa P24, i giornalisti attualmente detenuti in Turchia sono almeno 155. La comunità internazionale ha chiesto al governo turco di rinunciare al processo. “Questo processo è la dimostrazione agghiacciante del forte deterioramento della libertà di espressione e dello stato di diritto in Turchia dopo il tentato colpo di stato del luglio 2016”, ha detto Gauri van Gulik, direttore di Amnesty International Europa.
“Murat Sabuncu, Ahmet Sik e Akin Atalay si trovano in custodia cautelare da oltre un anno con accuse infondate e senza che sia stato fornito un briciolo di prove credibili per dimostrare la loro colpevolezza. Qui è sotto accusa l’essenza stessa del giornalismo”. La Turchia è al 155° posto su 180 paesi nella classifica della libertà di stampa stilata da Reporters sans frontiere (Rsf). (agi)

 

 

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