Il libro di Simona Colarizi su Luigi Barzini ha aperto il ciclo sui grandi dell’informazione

Fondazione Murialdi, su il sipario sul giornalismo

Simona Colarizi

Simona Colarizi

ROMA – Con la presentazione del libro di Simona Colarizi “Luigi Barzini. Una storia italiana” si è aperto alla Fondazione Murialdi il ciclo di dibattiti su testi che vedono protagonisti uomini e vicende del giornalismo italiano.
A presentare il lavoro di Simona Colarizi, docente emerito di Storia contemporanea all’Università La Sapienza, sono stati il segretario generale della Fondazione, Giancarlo Tartaglia, Stefano Folli, editorialista de La Repubblica, e Luciano Zani, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma e componente del Comitato scientifico della Fondazione. Presente, naturalmente, l’autrice, che ha concluso il vivace dibattito rispondendo alle domande del pubblico in sala.
Luigi Barzini è stato uno dei più famosi giornalisti del Corriere della Sera di Albertini. Inviato speciale su tutti i fronti di guerra, ha creato un personale stile giornalistico, divenendo una delle firme più prestigiose del giornalismo italiano. La sua vicenda personale e professionale si snoda, come racconta nel suo volume la Colarizi, attraverso le fasi cruciali della storia italiana nel primo ‘900, dalla crisi dell’Italia liberale alla nascita del fascismo sino alla sua tragica conclusione.
Nel suo lavoro di ricerca, Simona Colarizi si è avvalsa ampiamente dell’epistolario che Barzini tenne con la moglie Mantica e con il direttore Albertini. Il libro, pubblicato da Marsilio (240 pagine, 15,50 euro), ci consegna, insomma, a tutto tondo la figura di Barzini. (giornalistitalia.it)

Da sinistra: Simona Colarizi, Luciano Zani, Giancarlo Tartaglia e Stefano Folli

Da sinistra: Simona Colarizi, Luciano Zani, Giancarlo Tartaglia e Stefano Folli

 

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