Grazie alla legge approvata dal Consiglio regionale per il pluralismo e l’innovazione

Editoria in Puglia, contributi per 900mila euro

Consiglio Regionale della PugliaBARI – Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 stelle, le disposizioni per la promozione e il sostegno al pluralismo e all’innovazione dell’informazione e della comunicazione regionale.
Si tratta della prima norma di sistema dell’ordinamento regionale a garanzia del pluralismo e dell’imparzialità dell’informazione a livello locale, impedendo la formazione di posizioni dominanti e favorendo l’accesso nel sistema dell’editoria regionale al massimo numero possibile di soggetti.
La Regione si impegna, infatti, a promuovere e sostenere, con uno stanziamento di 900 mila euro per il 2018, tutti i soggetti che esercitano, con sede operativa in Puglia, l’attività di editoria quotidiana e periodica finalizzata all’informazione e alla comunicazione locale, attraverso interventi per l’innovazione tecnologica, la conoscenza e valorizzazione delle tradizioni, della cultura e della storia italiana e pugliese, la produzione e diffusione di notiziari radiotelevisivi su base locale e di programmi dedicati a minori e al pubblico giovanile; gli abbonamenti alle agenzie di stampa; la produzione e la filiera di distribuzione della stampa quotidiana e periodica locale nel territorio regionale, privilegiando iniziative volte ad assicurare la copertura del territorio regionale di più difficile accessibilità; gli interventi di assunzione e stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale giornalistico e le iniziative di formazione e qualificazione professionale degli operatori del settore. La legge sostiene infine l’esercizio in forma associata delle funzioni di Ufficio Stampa da parte degli enti locali.
Si prevede di limitare l’operatività e l’erogazione degli interventi previsti entro ambiti ben definiti – sono esclusi, tra gli altri, i soggetti che nello stesso anno hanno beneficiato di contributi maggiori o uguali a 100mila euro – e si demanda al successivo regolamento la disciplina dei procedimenti amministrativi relativi alla concessione delle provvidenze e i criteri per la determinazione del contributo.
Viene, inoltre, attribuita una maggiorazione del 10 per cento del punteggio per le domande di ammissione al contributo presentate dalle emittenti che si impegnino a veicolare gratuitamente messaggi di pubblico interesse e utilità sociale. (giornalistitalia.it)

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