Il presidente gela i tifosi, ma per l’Ussi “il gioco al massacro non serve a nessuno”

De Laurentiis: “Cavani al Napoli è una bufala”

Edinson Roberto Cavani Gómez , attaccante del Paris Saint-Germain e della Nazionale uruguaiana

NAPOLI – “Cavani al Napoli? È una bufala”. Aurelio De Laurentiis entra a gamba tesa sulle voci di mercato e i sogni dei tifosi azzurri e derubrica a fake news le piste sul grande colpo dell’estate, smentendo anche le trattative per Di Maria e Benzema: “Perché devo prendere due vecchi, con tutto il rispetto?”, la sua risposta.
La delusione dei tifosi è mitigata dalla tiepida apertura che De Laurentiis fa per mandare un messaggio a Cavani: “Guadagna 20 milioni lordi ogni 10 mesi. È formidabile, ma non penso che si dimezzerà il suo stipendio. Se Cavani dovesse telefonarmi e dire di essere pronto a dimezzarsi lo stipendio ed entrare nei parametri del Napoli va bene”. Uno spiraglio che difficilmente diventerà luce secondo lo stesso patron azzurro: “secondo me per il dio denaro nessuno fa sconti a nessuno, io non ci credo”.

Aurelio De Laurentis

Mercato chiuso? No. De Laurentiis smentisce anche il possibile arrivo di Belotti, ma precisa che “quando ci saremo tutti riuniti anche con Mertens – dice – che forse giocherà con il Borussia il 7 agosto, vedremo se in questa moltitudine di attaccanti che abbiamo, ci sarà qualcuno da sostituire, e avremo venti giorni per poterlo fare”.
Intanto il Napoli lavora alla difesa, cercando un terzino che possa coprire Hysaj ma all’occorrenza giocare anche a sinistra visto che l’infortunio di Ghoulam potrebbe richiedere una convalescenza più lunga del previsto. De Laurentiis smentisce che il prescelto sia D’Ambrosio e, a proposito di infortuni, spiega che “lo stop di Meret ci costringe a prendere un terzo portiere affidabile che possa giocare in campionato e in Europa”.
Il giochino delle fake news con la radio ufficiale del club, nel pomeriggio di ieri sbarca sui social network ufficiali del Napoli con un sondaggio con i titoli di calciomercato e il nome del giornalista o della testata che li hanno scritti. Tifosi invitati a votare la peggiore bufala, con polemiche annesse.
L’Ussi della Campania “Gruppo Felice Scandone” rileva, infatti, che ciò che sta accadendo negli ultimi giorni in riferimento alle cronache che riguardano il Calcio Napoli va “assumendo sempre di più contorni inquietanti e irreali sui quali è d’obbligo fare alcune considerazioni, nonché avanzare un appello al buonsenso a tutte le componenti – Società e giornalisti – perché si sta realizzando un gioco al massacro che non serve a nessuno, tanto meno ai tifosi della squadra azzurra che sono il terminale e le vere vittime di certi comportamenti distorti”.
“È evidente e innegabile che negli ultimi giorni si è fatto particolarmente insistente, soprattutto in rete, un modo di fare giornalismo che è l’antitesi di quello corretto e professionalmente inappuntabile al quale si dovrebbe sempre ispirare il lavoro dei colleghi. Oggi, però, il Calcio Napoli ha alzato il tiro in maniera impropria ed eccessiva, alimentando critiche alla stampa in modo irrituale, inventando addirittura – complice anche il disinvolto e censurabile atteggiamento di una testata radiofonica e di un giornalista che si è prestato al gioco al massacro dei suoi stessi colleghi – un odioso giochino finalizzato a mettere alla berlina gli autori di alcune infelici uscite giornalistiche ma, assieme con essi anche il lavoro serio e responsabile – e dunque la credibilità – di un’intera categoria”, si legge in una nota.
L’Ussi della Campania “respinge fermamente tale atteggiamento irridente e condanna senza tentennamenti chi, come il Calcio Napoli e il giornalista che si è prestato a questa messinscena, hanno leso in maniera insopportabile la dignità della stampa sportiva”.
L’Ussi della Campania ha da tempo chiesto al Calcio Napoli “un colloquio costante sui temi della correttezza e della deontologia professionale e sul rispetto reciproco nei rapporti tra le componenti, che dovrebbero sempre improntare le relazioni tra chi «produce» le notizie e chi è chiamato a divulgarle. Questa richiesta è stata sempre disattesa. Oggi siamo addirittura arrivati al punto di dover sentire irridere e mettere alla berlina i giornalisti da parte del Calcio Napoli, anche e soprattutto perché la Società non ha mai saputo o voluto creare un dialogo, aprire una linea di credito con chi si fa garante di un modo di fare giornalismo serio e responsabile, accettandone la collaborazione finalizzata alla creazione di un rapporto sano e costruttivo”.
Ciò detto, l’Ussi della Campania ricorda a tutti che “esistono linee guida di condotta per i cronisti sportivi – sancite tra l’altro nel Testo unico dei doveri del giornalista e nel Decalogo di autodisciplina del giornalismo sportivo – alle quali chi è impegnato nel nostro mestiere non può sottrarsi”.
L’Ussi della Campana invita, pertanto, i colleghi a mantenere un comportamento professionale deontologicamente corretto e a evitare di diffondere notizie e informazioni destituite da qualsiasi fondamento, eventualmente al solo scopo di catturare consensi sui social media o contatti sulle pagine dei propri siti. Il giornalismo è una professione seria e gli operatori dell’informazione hanno una grande responsabilità sulle spalle. Le notizie vanno pubblicate solo se adeguatamente verificate attraverso le fonti ufficiali o quanto meno se vi è la certezza assoluta che fonti diverse da quelle ufficiali siano attendibili al di là di ogni ragionevole dubbio.
Di qui l’appello al buonsenso e alla moderazione rivolto a tutti: ai giornalisti perché lavorino con serietà, professionalità e in maniera deontologicamente irreprensibile, al Calcio Napoli perché abbandoni la strada dell’irrisione e dello scherno e faccia valere semmai le proprie ragioni attraverso strade più adeguate, senza rinunciare, o peggio rifiutare, un dialogo istituzionale costruttivo con l’organismo di categoria”. (ansa)

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