Il nuovo protocollo dell’Ausl Toscana Centro è una violazione del diritto di cronaca

Dalla Sanità un nuovo bavaglio ai giornalisti

Logo SST_USL Toscana centroFIRENZE – L’Associazione Stampa Toscana e il Gruppo Cronisti toscani, “sollecitati dai colleghi che non riescono più ad avere notizie in chiara violazione del diritto di cronaca sancito dalla Costituzione”, chiedono un intervento immediato sull’Azienda Usl Toscana Centro (Firenze, Empoli, Prato, Pistoia) “che ha inteso applicare, unilateralmente e senza alcun confronto con i rappresentanti dei giornalisti, un protocollo interno, assolutamente inaccettabile, per sostituire il tradizionale regime di comunicazione agli organi di stampa delle notizie del 118”.
A denunciare l’anomala situazione sono Sandro Bennucci, presidente dell’Ast e Tommaso Galligani, presidente del Gruppo Cronisti, secondo i quali “il nuovo protocollo non rispetta le più elementari norme a tutela della libertà di informazione”.
In particolare, per il Sindacato dei giornalisti “non sono tollerabili le disposizioni che impediscono di fornire notizie su casi di cronaca, che devono comunque essere portati a conoscenza dell’opinione pubblica”. È ovvio che i giornalisti, tenuti al rispetto di norme etiche e deontologiche che regolano la professione, sanno esattamente come comportarsi in tema di privacy o di tutela dei minori, garantita dalla Carta di Treviso.
“Quello che non è possibile – sottolineano Bennucci e Galligani – è stendere un velo di censura sulle notizie, quindi negare il diritto di cronaca, che non è solo diritto dei giornalisti ad avere le informazioni di prima mano, ma è soprattutto diritto dei cittadini a essere informati. E sarebbe anche interessante capire perché questa censura è stata decisa da un’Azienda Usl Toscana Centro, mentre nell’intero Paese nessuno si sogna d’impedire ai cronisti di fare il loro mestiere”.
Associazione Stampa Toscana e Gruppo Cronisti toscani chiedono, quindi, un intervento immediato delle autorità regionali che governano la sanità e si dicono disponibili, se necessario, a sedersi a un tavolo istituzionale per ripristinare un corretto modo di fare le notizia, in modo da non violare il diritto di cronaca sancito dalla Costituzione e la liberà di stampa. (giornalistitalia.it)

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