Il sottosegretario ha incontrato il Cdr di Askanews e domani sarà la volta della Fnsi

Crimi: “Non vogliamo giornalisti amici, ma liberi”

Vito Crimi

ROMA – “Non vogliamo giornalisti amici, vogliamo giornalisti liberi”. Il senatore Vito Crimi (M5S) commenta, così, il suo primo incontro ufficiale con il Comitato di redazione dell’agenzia di stampa Askanews nella sua nuova veste di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria.
“È il mio primo incontro ufficiale in veste di sottosegretario – è il suo commento – e ho voluto dedicarlo ai rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori di un’agenzia di stampa che sta attraversando un momento di dura crisi aziendale, dovuto anche a scelte insensate del precedente governo. Quando è svolta con correttezza, indipendenza e rispetto della verità, la professione giornalistica onora il fondamentale ruolo che riveste nell’informazione per il Paese. Le agenzie di stampa sono gli avamposto, le prime linee dell’informazione che raccolgono quel vastissimo tesoro di notizie in continua evoluzione dal quale redazioni, giornalisti ed editori possono attingere per informare i loro lettori”.
Domani Crimi incontrerà la Federazione Nazionale della Stampa Italiana: “Spero – aggiunge il sottosegretario – possa essere l’occasione per avviare un percorso comune che garantisca il pluralismo e l’indipendenza dell’informazione, nella tutela della professionalità degli operatori del settore”.
“È nostra intenzione – sottolinea Crimi – valorizzare appieno la nobile professione del giornalismo, quella che non si piega al condizionamento di editori interessati, gruppi di potere e partiti di riferimento. I governi che ci hanno preceduto non hanno mosso un dito mentre l’Italia sprofondava nelle classifiche mondiali per la libertà di stampa. Le nostre scelte future avranno invece l’obiettivo di tutelare al meglio la professione di chi informa, liberandola dalle catene che la opprimono”.
Dal canto suo, il Cdr di Askanews ringrazia il sottosegretario Vito Crimi per l’incontro di oggi sottolineando che “si tratta di un segnale di vicinanza e di attenzione alla vertenza dell’agenzia che va avanti da quasi un anno e che ha costretto i giornalisti di Askanews ad accettare la cassa integrazione al 50% a partire dal 20 marzo scorso, dopo anni di sacrifici sostenuti dalla redazione”.
“Una «dura crisi aziendale» – ricorda il Cdr – che, come ha sottolineato Crimi, è dovuta «anche a scelte insensate del precedente governo» e, lo ricordiamo, alla decisione dell’azienda di puntare ad un taglio del costo del lavoro in una fase di difficoltà. Una posizione che dovrà essere duramente contrastata nella prossima fase di trattativa che si sta per aprire”.
Il Cdr di Askanews “apprezza e condivide l’attenzione ai lavoratori del settore e alla difesa delle «prime linee dell’informazione», rappresentate dalle agenzie di stampa, e il richiamo fatto da Crimi alla tutela della professione. Siamo pronti a mantenere aperto il dialogo per una più organica strategia di settore e per continuare a dare garanzie al «baluardo» contro le fake news, che Askanews rappresenta insieme alle altre agenzie nazionali”. (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.