Stravagante avviso pubblico del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa

Cercasi addetto stampa al massimo ribasso

Selinunte

Il Tempio E sulla collina orientale di Selinunte

CASTELVETRANO (Trapani) – Ennesimo, stravagante, bando di selezione per l’affidamento di un incarico di addetto stampa. Questa volta a confezionare il bando “capolavoro” è il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, in Sicilia, che ha indetto una selezione pubblica comparativa per individuare un giornalista al quale affidare l’incarico per il periodo dicembre 2017 – novembre 2018.
Sebbene nella premessa dell’avviso pubblico venga sottolineato che l’affidamento avverrà ai sensi della legge 150/2000 (“Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”), il contenuto fa a pugni sia con la stessa legge, che con il buon senso. Intanto, viene richiesto il diploma di laurea, assolutamente non previsto dalla legge, e, tra l’altro, in una delle seguenti discipline: Scienze della comunicazione; Editoria; Comunicazione multimediale e giornalismo; Informazione e sistemi editoriali; Pubblicità e comunicazione d’impresa; Scienze della comunicazione sociale e istituzionale; Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità; Tecniche e metodi per la società dell’informazione; Teoria della comunicazione; Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education.
Avete capito bene? Se un giornalista è in possesso della laurea in Archeologia, ma anche in Storia delle Antichità o Lettere Classiche, non può partecipare alla selezione pubblica indetta dal Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa!
Sacrosanta, invece, la richiesta di iscrizione all’Albo dei giornalisti. Unico dettaglio è relativo al fatto che, oltre alla possibilità di essere iscritti negli elenchi professionisti e pubblicisti, come prevede la legge, viene ammessa anche quella del registro dei praticanti, ignorando che si tratti di un registro provvisorio la cui iscrizione, quindi, non conferisce lo status di giornalista. Dettaglio di non poco conto se viene richiesta un’esperienza professionale di almeno un anno “come addetto stampa presso un altro ente pubblico” e, addirittura, la partita Iva che, naturalmente, deve presupporre l’esistenza di uno status giuridico che il praticante non può dichiarare. E, a questo punto, è da rilevare un altro discutibilissimo aspetto.
Selinunte“La figura professionale richiesta – è scritto nell’avviso – dovrà essere funzionale e idonea a svolgere le attività di ufficio stampa…”, dovrà prevedere “una diffusione sistematica di notizie” attraverso tutta una serie di mansioni richieste tipicamente proprie del rapporto di lavoro dipendente, tant’è che soltanto come attività ulteriore è richiesto che “l’incaricato inoltre svolgerà la propria attività senza vincolo di subordinazione, ma coordinandosi con il Direttore del Parco”. E ancora: “potrà avvalersi di collaboratori o di proprio personale dipendente di cui si assume in toto la responsabilità, per tutti i lavori e gli adempimenti da questi eseguiti”, “essere presente presso il Parco per almeno due giorni a settimana, in orari che consentano l’adeguato espletamento delle prestazioni previste dall’incarico” e “dovrà fornire un recapito telefonico e garantire la disponibilità a partecipare ad eventi ed iniziative anche in orario serale e in giorni festivi”. Altro che attività di lavoro autonomo, dunque.
Il corrispettivo erogabile per i 12 mesi di servizio è di 12mila euro, “comprensivi di ogni altro onere previsto per legge”, liquidati “di norma bimestralmente”.
Nel bando viene, tra l’altro, richiesta la presentazione di una “proposta operativa” utilizzando il carattere “Times New Romans” – sì, è proprio scritto con la s finale – e “preventivo di spesa nel quale dovrà specificare l’importo del corrispettivo lordo complessivamente richiesto per l’incarico, comprendente Iva e altri oneri di legge, tenendo conto che le ore settimanali medie sono 10 per 45 settimane annuo” e che “tale corrispettivo lordo non potrà in alcun caso essere superiore ad euro 12.000,00”, anche se nell’allegato modello di domanda è scritto “non superiore ad euro 15.000,00”…
L’incarico sarà affidato “secondo il metodo assimilabile all’offerta economicamente più vantaggiosa” da una Commissione (presieduta dal direttore del parco e composta da altri due componenti scelti dallo stesso) che assegnerà massimo 20 punti per la proposta operativa, 30 per il prezzo offerto e 50 per il profilo professionale (10 punti ai professionisti, 5 ai praticanti e 3 ai pubblicisti).
Per l’esperienza professionale sono previsti massimo 30 punti, ma addirittura 1 per ogni mese successivo ai primi 12 di servizio prestato nelle pubbliche amministrazioni, massimo 5 in quelle private e 5 per articoli su testate di valenza nazionale ed internazionale. Prevista anche l’eventualità di un colloquio.
Non è finita: il Parco si riserva “insindacabilmente” di modificare, sospendere o revocare il bando, “non procedere all’affidamento dell’incarico senza giustificazione di sorta” e, addirittura, una volta assegnato, “la possibilità di una modifica in termini quantitativi degli interventi proposti in relazione delle esigenze dell’utenza e delle Amministrazioni e della disponibilità finanziaria”, in poche parole il Parco si riserva di ridurre a proprio piacimento incarico e corrispettivo.
Per chi fosse interessato a partecipare a questa stravagante selezione, il termine di presentazione delle domande è fissato per venerdì 17 novembre 2017 alle ore 12.
Insomma, un bando “capolavoro” nel pieno rispetto delle leggi, del diritto del lavoro e della dignità professionale dei giornalisti, soprattutto in termini di competenze per le materie trattate e di riconoscimento dell’attività richiesta! (giornalistitalia.it)

PER PARTECIPARE:
Il bando e il modello di domanda

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