Otto mesi dopo la cessione del Gruppo Espresso perdite per 1,8 milioni di euro

Cassa integrazione al quotidiano Il Centro

Il CentroPESCARA – Cassa integrazione guadagni “a zero ore e senza rotazione per 24 mesi” (di cui, fra l’altro, solo 12 sono certi)” per 9  lavoratori del quotidiano “Il Centro”. Il 14 luglio è stato, infatti, firmato un accordo tra le parti, che interesserà 9 lavoratori. Tutto questo a pochi mesi dal passaggio di proprietà dal Gruppo Espresso ad una società formata da quattro imprenditori abruzzesi, che da appena otto mesi dall’acquisizione dichiara perdite di 1,8 milioni di euro.
“La cessione – denuncia la Slc-Cgil Abruzzo chiedendo l’interessamento delle autorità regionali al fine di sventare un ulteriore calo dell’occupazione nella regione – era stata accolta dalle maestranze nella speranza che un giornale locale, retto da imprenditori locali, potesse ricevere quelle attenzioni e quella spinta propulsiva che un grande gruppo editoriale, con pubblicazioni locali e nazionali sparse in tutta Italia, non riusciva ad assicurare. Invece, con la soppressione dell’attività di impaginazione, di archivio, di reception (centralino e accoglienza visitatori) e fattorino si sta verificando l’esatto contrario”.
Il sindacato ricorda che “con l’allontanamento di questi 9 lavoratori – la proprietà chiedeva 15 esuberi su 20 addetti – il giornale sarà più povero, più standardizzato e con meno servizi resi al personale giornalistico e di conseguenza ai lettori. Ci si aspettava una maggiore attenzione da imprenditori abruzzesi verso un prodotto abruzzese con maestranze quasi interamente abruzzesi, così non è stato”.
“La nuova proprietà – sostiene il sindacato – non ha voluto nemmeno prendere in considerazione la proposta di volontaria riduzione d’orario, tramite l’attivazione del part-time per 15 lavoratori per salvare tutti i dipendenti. In tal modo, i lavoratori, con grande senso di responsabilità, volevano contribuire a far fronte alla crisi economica in modo assolutamente non traumatico e di dare la possibilità alla nuova proprietà di mantenere integra l’erogazione dei servizi e dare un segnale forte, anche verso l’opinione pubblica, di determinazione nella salvaguardia dell’occupazione locale”.

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