Consegnato alla conduttrice del Tg1 il XXXI Premio Troccoli Magna Graecia

Capparelli: “Giornalista in Calabria è più difficile”

Maria Gabriella Capparelli riceve il Premio Troccoli Magna Graecia

Maria Gabriella Capparelli riceve il Premio Troccoli Magna Graecia

CASSANO IONIO (Cosenza) – Consegnato a Maria Gabriella Capparelli il Premio nazionale “Troccoli Magna Graecia” per la sezione giornalismo. Il volto del Tg1 è stato premiato nel corso della cerimonia che si è tenuta al Teatro Comunale di Cassano dove si è celebrata la XXXI edizione del premio letterario dedicato allo scrittore Giuseppe Troccoli, nato a Lauropoli (Cosenza), per ricordarne la memoria e trasmettere il suo messaggio educativo. Premio che ogni anno viene assegnato anche ad un esponente del mondo dell’informazione, nell’apposita sezione, grazie al sostegno del Sindacato Giornalisti della Calabria e della Federazione nazionale della stampa italiana.
Maria Gabriella Capparelli, cosentina di nascita, ma cresciuta a Rossano, è giornalista professionista iscritta all’Ordine del Lazio dal 2004 ed ha ricevuto il premio con la seguente motivazione: “Per l’impegno profuso come conduttrice del Tg1 della Rai, per i reportage di TV7, per le interviste a personalità famose come il Dalai Lama e per aver insegnato alla Luiss Guido Carli e nelle università di Tor Vergata e della Calabria”.
E proprio l’incontro con il Dalai Lama è stato uno degli aneddoti che la conduttrice del Tg di mezza sera ha condiviso con il pubblico presente. Ma il suo intervento non ha mancato di avere parole di amore e di attaccamento per la sua terra natia, non senza l’invito ad una critica costruttiva per un territorio che deve farsi conoscere e imporsi all’attenzione nazionale non per le tristi pagine di cronache, ma per la sua bellezza, forza, cultura e arte.
“La Calabria è una terra difficile e pensando ai colleghi che qui lavorano mi sento di dire che fare il giornalista in questa terra è ancora più difficile. Noi calabresi siamo forti, duri, capaci di grandi cose. Abbiamo risorse artistiche e culturali, ma troppo spesso siamo autoreferenziali mentre dovremmo puntare ad esportare all’esterno tutta questa bellezza”.
A tal proposito la Capparelli ha ricordato come abbia avuto, purtroppo, scarsa risonanza l’articolo apparso sul New York Times che indicava la Calabria tra le 52 mete turistiche da visitare assolutamente nel 2017. (giornalistitalia.it)

Anna Russo

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