Per Mevlut Cavusoglu (Esteri) “nessun giornalista è in carcere per il suo lavoro”

Bavaglio turco: il ministro nega l’evidenza

ANKARA (Turchia) – “Non c’è alcun giornalista che è stato arrestato o è in carcere in Turchia per ragioni che riguardano il giornalismo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, in un’intervista esclusiva alla Dpa.
A proposito del fatto che la Turchia sia stata collocata al 157° posto su 178 Paesi nell’elenco di Reporters sans frontières (Rsf) sulla libertà di stampa, Cavusoglu parla di rapporto “ingiusto, non hanno considerato le accuse o i reati che queste persone hanno commesso”. Perché, sostiene il ministro degli Esteri di Racep Tayyip Erdogan, “in Turchia nessuno è in carcere per motivazioni politiche”.
Alcune delle persone detenute, prosegue, “hanno rapinato una banca. Altre hanno fornito armi all’organizzazione terroristica del Pkk. Inoltre alcuni Paesi hanno usato cosidetti giornalisti come loro agenti in Turchia. Quando sono stati catturati hanno detto: «Oh, la Turchia sta arrestando dei giornalisti!». Ma in realtà lavoravano per i servizi segreti” (adnkronos). Ogni commento è superfluo.

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