La redazione al fianco di Rosanna Massarenti: sciopero contro un atto “ingiustificato”

Altroconsumo, licenziato in tronco il direttore

Rosanna Massarenti

Rosanna Massarenti

ROMA – Un «forte disappunto per il licenziamento inaspettato del direttore, Rosanna Massarenti, che per oltre vent’anni ha diretto con professionalità, impegno e passione le riviste dell’associazione». Ad esprimerlo è la redazione di Altroconsumo – storica rivista dell’omonima associazione – che, per protestare contro tale provvedimento, ha proclamato una giornata di sciopero per domani, giovedì 15 marzo.
«La giornalista – sottolinea il Cdr – nel corso di tutti questi anni ha garantito la qualità e l’indipendenza dell’informazione libera al servizio dei lettori, promuovendo l’innovazione dei contenuti con la capacità di mantenere sempre saldi i principi fondanti del nostro lavoro».
I giornalisti di Altroconsumo ritengono, dunque, «ingiustificato» questo licenziamento e ne chiedono la revoca all’editore «soprattutto alla luce degli ottimi risultati raggiunti dalle riviste, in particolare negli ultimi anni di grandi cambiamenti, in cui la sua guida è stata efficace e strategica». (giornalistitalia.it)

3 commenti

  1. Da socio Altroconsumo “storico”, sono abbonato dal 1992, sono solidale e mi sento vicino alla direttrice licenziata e condivido lo stato di agitazione dei suoi colleghi. Concordo sul fatto che da un po’ di tempo si sono visti dei cambiamenti di politica nella gestione della rivista con possibilità, a mio avviso, di perdita di indipendenza e autorevolezza della rivista stessa. Se Rosanna Massarenti si era opposta a questo “nuovo indirizzo” e per questo motivo è stata licenziata, credo che molti soci, io compreso, potrebbero disdettare l’abbonamento.

  2. Socio ancora più storico…abbonato dall’inizio del ’91…non posso non apprendere con stupore quanto sta avvenendo…e mi chiedo soprattutto cosa sia avvenuto (prima) e cosa avverrà (dopo). In questi anni ho lottato con a fianco la rivista e l’associazione, due strumenti indispensabili per districarsi nei tranelli della vita di ogni giorno. Li seguo, li stimo, li consulto, li coinvolgo….è come una specie di famiglia alla quale rivolgersi nel momento del bisogno. E ho sempre sentito questa prossimità in quanto leggevo e in quanto da loro ricevevo.
    Da qualche tempo le cose sono cambiate… è vero… ma ho sempre trovato lo spirito primigenio in quel che vedevo evolversi, in una condivisibile quanto ardita espressione che era “Dialoghiamo con il mercato!”. E cosa ci sarebbe di strano? Nulla. Solo chi ha aperto questo dialogo può comprenderlo quel mercato e comprenderne schemi, strumenti, attori e dinamiche.
    Eppure quel mercato sembra aver contaminato le logiche associative, con iniziative di marketing spinto che francamente danno fastidio a chi ha un approccio tradizionale all’associazione e mal vede queste campagne di acquisizione di nuovi clienti che sono ai limiti del tollerabile e per nulla differenti da altro spamming o stalking telefonico da parte di improvvisati operatori. E così tra smartphone e tablet da un euro si è consumata una deriva che forse qualcuno in cuor suo già temeva ma che non voleva accettare, forte di quei quasi trenta anni insieme che qualcosa pur dovevano significare.
    Abbiamo diritto a una spiegazione: a una spiegazione piena e completa. Non una confessione e non una dichiarazione: una spiegazione. Il nuovo direttore è persona capace, attenta, preparata e lungimirante: un giornalista amabile e sensibile che saprà garantire la stessa indipendenza e terzietà rispetto a prima… saprà, certamente… ma potrà?
    Ma quello che mi chiedo è: possibile che un CdA ritenga che un atto così drastico e importante passi in sordina e non abbia alcuna ripercussione sulla credibilità e sulla fiducia che quasi 400mila persone ripongono nell’Associazione?
    Il marketing che tanto perseguono e che tanto li attira possibile che gli abbia offuscato la vista a tal punto? Ma noi soci aspettiamo una risposta… e che sia una spiegazione, non una dichiarazione.

  3. Alessandro Anania

    Sono socio di Altroconsumo da oltre un ventennio e in tutti questi anni e ho avuto modo di apprezzare la raffinata professinalità della Dott. Massarenti nel trattare argomenti di generale interesse. Quanto ora accaduto non mi è proprio piaciuto. Inoltre non posso fare a meno di notare che sarebbe stato doveroso che ai soci venissero date delle spiegazioni. Siccome non condivido simili metodi, ho deciso di rassegnare le dimissioni da socio e nel contempo disdire il mio abbonamento.

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