In Rai per 26 anni, con ruoli di vertice in Assostampa Basilicata, Fnsi e Usigrai

Addio a Vittorio Sabia, una vita per il giornalismo

Vittorio Sabia

Vittorio Sabia

ROMA – «Vittorio Sabia è stato amico e compagno di mille battaglie per la libertà di informazione e per la riforma della Rai. Per decenni è stato tra i dirigenti dell’Associazione regionale della Basilicata, della Fnsi e dell’Usigrai, dove ha ricoperto anche l’incarico di segretario organizzativo».
Così Federazione della Stampa, Usigrai e Associazione Stampa della Basilicata ricordano il collega morto oggi a Montebelluna (Treviso), dove Sabia, originario di Potenza, risiedeva da anni nel villaggio protetto della Casa di Riposo Umberto I.
Vittorio Sabia, che ha lavorato in Rai dal 1970 al 1996, portava nel cuore la moglie Gina, i figli, la sua terra d’origine, alla quale aveva dedicato libri ricchi di passione politica e civile. Tra questi vale la pena ricordare “Avigliano dov’è. Viaggio nella memoria dalla Basilicata al Veneto”, che poi altro non è che il viaggio della sua vita.
«Se il sindacato è riuscito a crescere – sottolineano Fnsi, Usigrai e Assostampa – e a radicarsi nel territorio lo deve a persone come lui, che senza mai apparire e senza esibizionismi narcisistici ha davvero lavorato per il bene comune e per strappare diritti, libertà e dignità».
«Un abbraccio forte ai suoi familiari, – concludono – agli amici di sempre, ai colleghi della Rai e dell’Associazione Stampa della Basilicata. Insieme troveremo il modo migliore per ricordarlo e per trasmettere ai più giovani la sua testimonianza». (giornalistitalia.it)

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